27/01/2020
Elezioni regionali - Emilia Romagna al Pd, Calabria a destra
Ore 7:30. A schede quasi completamente scrutinate, escono confermate le prime proiezioni Swg (la Rai, che si era affidata al network Opinio, ha fatto la figura della propaggine ufficiale de “la Bestia” o dei servi sciocchi di Salvini). Bonaccini vince con quasi otto punti di scarto sulla Borgonzoni, sperano il 51%. Spariscono di fatto i Cinque Stelle, e quello che “a sinistra” si è raccolto va analizzato con una qualche cura.
Ore 24. La proiezione sull’8% del campione assegna a Bonaccini il 51,8%, mentre la Borgonzoni è dieci punti dietro (41,8). Significativo che il candidato piddino ha preso 3 punti in più della somma delle liste che lo appoggiano, mentre la Borgonzoni ha preso il 3% in meno delle “sue” liste. Se il dato fosse confermato nel prosieguo dello spoglio, vorrebbe dire che una parte dei leghisti ha votato sì la propria lita, ma ha ritenuto Bonaccini perfettamente in grado di fare le politiche che la Lega vuole.
Ore 23:35. La prima proiezione derivanti da dati reali – schede scrutinate – dà il piddino Bonaccini in netto vantaggio (48,6-52,6%), mentre la leghista Borgonzoni scende su una forchetta tra il 40 4 il 44%.
Non sono stati riferiti dati per gli altri candidati-
I primi exit poll, non proprio affidabilissimi per copertura del campione statistico, danno leggermente in vantaggio Stefano Bonaccini (Pd e liste collegate) in Emilia Romagna, con una “forchetta” tra il 48 e il 51%. Mentre la leghista Lucia Borgonzoni lo tallona a 3 punti medi di distanza.
In Calabria, invece, la berlusconiana Jole Santelli supera largamente – nel sondaggio all’uscita dei seggi – il candidato-imprenditore Callipo, che raccoglie i vori del Pd.
Come recitano tutti i commentatori, bisogna attendere le prime proiezioni dai voti “veri” per avere un quadro più realistico. In particolare, per quanto ci interessa, per valutare il voto per Marta Collot e Potere al Popolo, che ovviamente lavora per costruirsi nel prossimo futuro e ha fatto vedere – raccogliendo quasi 10.000 firme per presentarsi alle elezioni – che il suo corpo di attivisti è stato capace di crescere tantissimo.
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