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24/10/2020

Napoli - La protesta contro il coprifuoco diventa rivolta contro De Luca


A tarda sera si sono verificati duri scontri davanti alla Regione e poi nei vicoli del centro storico, tra manifestanti e forze dell’ordine. Sono volati petardi, cariche della polizia in assetto antisommossa, fumogeni che rendono l’aria irrespirabile. Ovunque durissimi slogan contro il governatore De Luca e la Regione. Una prima manifestazione contro il coprifuoco e le restrizioni si era svolta già mercoledì sera sempre sotto la Regione.

Gli appuntamenti convocati contro il coprifuoco erano due: un presidio in largo San Giovanni Maggiore, davanti all’università Orientale, e il corteo che invece si è mosso attraverso la città ed è arrivato a Santa Lucia.

L’appuntamento di ieri sera era stato rilanciato sui social e verso le 22:00 centinaia di giovani ma non solo si sono messi in marcia verso largo San Giovanni Maggiore e l’università Orientale. Un’auto dei vigili urbani è stata danneggiata dai manifestanti. Una diretta su Facebook invita alla disobbedienza contro l’ipotesi di lockdown avanzata dal presidente De Luca. Ci sono due striscioni in testa al corteo: “tu ci chiudi e tu ci paghi”, e poi “contro De Luca”. Un blocco stradale è avvenuto anche nel quartiere di Chiaiano, nei pressi della stazione della metropolitana ed un altro a Ercolano.

Questa la breve corrispondenza di un nostro redattore che era in piazza: “Ero con tanti altri compagni in piazza e deduco questa riflessione: piazza composita fatta di giovani e meno giovani, molte donne, che vivono di “lavoro povero e precario. Il lockdown azzererebbe ogni possibilità di reddito e non c’è nessun paracadute sociale per questi settori. Poi le modalità della protesta non avvengono più al canto di Bandiera Rossa ma con i cori dello stadio. Considerate poi che questa è una città in cui ogni 5 o 6 mesi un ragazzo viene ucciso da un poliziotto o da un carabiniere. Per cui è evidente che circola veleno ed odio. In definitiva il discorso è: volete chiudere? Ma prima dovete cacciare i soldi. Inoltre la protesta di stasera è solo la più eclatante delle tante che da due giorni si palesano nell’area metropolitana di Napoli”.

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