Cominciò Valter Veltroni quando decise di chiamare Partito Democratico i resti miglioristi del PCI e un bel po’ di democristiani che ritrovavano casa. L’imitazione degli Stati Uniti era sfacciata e si accompagnava all’esaltazione del sistema elettorale maggioritario, il quale finalmente avrebbe dato all’Italia un potere politico forte.
Si vararono leggi elettorali TUTTE giudicate incostituzionali dalla Corte Costituzionale, ma si continuò a favoleggiare su quanto sarebbe stata bella l’Italia se avesse davvero copiato gli USA.
Naturalmente l’operazione non è mai riuscita e ha prodotto sempre più guasti e caricature, anche nel linguaggio, con i presidenti di Regione che non si vergognano di farsi chiamare “governatori”.
L’americanismo più vanitoso e sciocco delle classi politiche si alimenta di ridicolo, grazie anche alla solita stampa compiacente, e ha finito per rispolverare dai peggiori ciarpami della guerra fredda il termine “atlantismo”.
Quello della fedeltà armata al potere degli USA, una volta bandiera della destra DC e dei suoi partitini satelliti, nonché scudo di tutte le trame dei servizi segreti.
Ora sono sfacciatamente diventati tutti “atlantici”, persino l’elezione del Presidente della Repubblica è stata segnata dalla misura dei globuli di atlantismo dei candidati.
Così adesso anche Salvini, già passato dalla Padania a “prima gli italiani”, per puntellare la sua sgangheratezza sempre più palese, si butta sull’America e propone di fondare nel nostro paese un Partito Repubblicano ad imitazione di quello di oltre oceano.
Pensate che bello, alla fine in Italia potremmo avere l’alternanza tra due schieramenti, uno attorno ai democratici, l’altro coi repubblicani. Unici al mondo a copiare anche i nomi della politica statunitense e senza vergogna.
In realtà un americano vero al comando c’è: è Mario Draghi ex dirigente di Goldman Sachs e uomo di fiducia degli interessi finanziari comuni tra Europa e Nord America.
Ma si sa lui è fuori quota, lui è un tecnico che i tristi politici di palazzo non possono che ossequiare e riverire, mentre, come il grande Alberto Sordi – ma senza la sua ironia – si travestono da yankee boys.
A Salvi’, facce l’americano.
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