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30/11/2025
100mila persone in piazza mandano un avviso di garanzia al governo
La gente che si era mobilitata a settembre e ottobre riempiendo le piazze per la Palestina non è tornata a casa, al contrario ha rilanciato con due giorni di mobilitazione che hanno indicato come target il governo Meloni per le sue scelte sul riarmo e le spese militari, i bassi salari e il collasso dei servizi pubblici e la complicità con Israele nel genocidio dei palestinesi.
Se qualcuno voleva trovare una opposizione politica e sociale al governo degna di questo nome, l’ha potuta verificare nello sciopero generale di venerdi e nella manifestazione di ieri pomeriggio con le decine di migliaia di persone che hanno manifestato per le strade di Roma da Porta San Paolo fino a gremire Piazza San Giovanni.
Le fotografie scattate da ogni angolazione durante il corteo e nella piazza finale testimoniano di una mobilitazione di massa pienamente riuscita. L’USB parla di centomila persone e anche questa volta la cifra non sembra andare lontano dalla realtà che abbiamo visto.
La preoccupazione che le telecamere spente su Gaza o la rassegnazione sul ritmo di marcia del governo sulla guerra, il riarmo e le misure antisociali avessero rimandato a casa le persone è svanita mano a mano che il corteo si componeva in tutta la sua potenza. Nel paese c’è un pezzo di società attivo e attivato che attraversa i posti di lavoro come i territori, le scuole come le università e che intende dare battaglia su una piattaforma in cui “tutto si tiene insieme”.
Vedere migliaia di bandiere delle organizzazioni dei lavoratori come USB sventolare insieme a quelle palestinesi, delle organizzazioni studentesche Osa e Cambiare Rotta e di Potere al Popolo, delle tante reti sociali che si sono definite come “equipaggi di terra” della Flotilla come dell’Arci, restituiva non solo un colpo d’occhio straordinario ma anche l’idea di un blocco sociale che tende a riconoscersi e convergere su contenuti avanzati e ben sintonizzati sulle priorità di una agenda politica complessiva.
Alla testa del corteo e sul camion che ospitava interventi e musica era possibile vedere insieme portuali, vigili del fuoco, attivisti e personalità come Greta Thunberg, Francesca Albanese, Thiago Avila, Moni Ovadia che hanno dato il loro supporto allo sciopero di venerdì e alla manifestazione di ieri. Un momento emozionante è stato quando all’inizio del corteo l’amplificazione ha diffuso il brano che Roger Waters ha realizzato appositamente per questi due giorni di mobilitazione. Un silenzio quasi irreale che ha coinvolto migliaia e migliaia di persone.
Altrettanto emozionanti gli interventi finale dal palco mentre la piazza si riempiva. Francesca Albanese, operai dell’Ilva, portuali genovesi, rappresentanti palestinesi, Guido Lutrario di USB, i due portavoce di Potere al Popolo Giuliano Granato e Marta Collot con un intervento “a mezzi”, Greta Thunberg, Vincenzo Fullone, i vigili del fuoco, gli studenti, hanno aggiunto valore ai molti interventi che dal camion hanno accompagnato passo passo il corteo fino alla conclusione in Piazza San Giovanni.
A Milano, contemporaneamente alla manifestazione di Roma diverse migliaia di persone, partite da piazza XXIV Maggio ha attraversato la città fino a Piazza Duomo in occasione della Giornata internazionale di solidarietà col popolo palestinese.
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