Ma il problema della Casellati non sta tanto in questi episodi da vecchio regime, ma dal provenire dallo stretto entourage di Ghedini. Basta fare una ricerca su Google affiancando il suo nome a quello dell’avvocato di Berlusconi, e dall’aver fatto parte, come sottosegretario, di quel Ministero della Giustizia che ha provato a far passare tutte le leggi ad personam nel periodo caldo dei processi per Berlusconi. E, pur essendo stata al Csm, alla Casellati è mancata certo la larghezza di vedute tipica di chi occupa questo ruolo. Per la neo-presidente, infatti, le unioni civili sono un provvedimento discriminatorio per le coppie eterosessuali (sic). In diversi sostengono che la carriera della Casellati abbia avuto un mentore: Cesarone Previti. Di sicuro, come vedete dal link che pubblichiamo, la Casellati si è scagliata contro le sentenze sfavorevoli a Berlusconi e Previti bollandole come “politiche”.
Se dobbiamo argomentare alla grillina chiudiamo così: Di Maio ha detto che gli inquisiti e i condannati non dovevano diventare presidenti del Senato. Ha finito per votare una presidente che gli inquisiti e i condannati li ha sempre difesi assieme ai loro privilegi, ostentando comportamenti da casta. Tutto questo in cambio di cosa? Un’idea ce la siamo fatta ma aspettiamo le prossime puntate.
Redazione, 24 marzo 2018
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento