L’inchiesta Russiagate è chiusa: il superprocuratore Robert Mueller ha consegnato al ministro della Giustizia William Barr tutti i documenti raccolti in quasi due anni di indagini sulle possibili interferenze russe nella vittoria di Donald Trump (a danno di Hillary Clinton) nel 2016.
Interferenze che dunque ci sono state, o no? Questo verrebbe subito da chiedere, rispetto ad una inchiesta che in alcuni momenti è sembrata essere sul punto di svelare intrighi internazionali – e di conseguenza prefigurare addirittura un rischio di impeachement per Trump – in altri appariva più debole ed inconsistente.
In realtà il lavoro del procuratore Mueller è sempre stato logico, consequenziale. E’ sembrato seguire una sorta di traccia che, con un percorso concentrico, lo portava sempre più vicino a Trump. Quanto vicino? Ancora non è dato saperlo, perchè dal ministero della Giustizia arrivano – al momento – solo parziali ammissioni.
William Barr ha infatti la prerogativa di decidere quali e quanti elementi comunicare al Congresso, e valutare anche i tempi della comunicazione.
Quello che emerge al momento da alcune fonti interne al ministero è che non ci sarebbero le basi per una incriminazione e/o un impeachement nei confronti di Donald Trump.
Al momento la reazione più forte arriva dall’opposizione democratica, che chiede la pubblicazione integrale del documento: non solo le conclusioni, ma anche i particolari sulle indagini.
Da parte dello staff del presidente arrivano, al momento, solo le dichiarazioni di Rudolph Giuliani: l’avvocato ed ex sindaco di New York, a capo del team di legali che difendono Trump, si è limitato ad esprimere “cauto ottimismo”.
L’impressione è che il ministro della Giustizia potrebbe un po’ centellinare le informazioni, e comunque comunicarle dopo essersi consultato in qualche modo con il presidente, che a sua volta in maniera confidenziale potrebbe provare ad informarsi sui contenuti del dossier.
Barr ha dichiarato che comunicherà al Congresso i risultati dell’inchiesta nel fine settimana: ieri non è successo nulla, vedremo oggi.
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