Il generale libico Khalifa Haftar, capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), è arrivato in Arabia Saudita, uno dei suoi principali sponsor internazionali, per incontrare il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman bin Abdulaziz . Da quanto riferisce l’agenzia di stampa saudita Spa, “durante l’incontro sono stati discussi gli sviluppi degli avvenimenti in Libia e gli sforzi che vengono compiuti per realizzare sicurezza e stabilità” nel Paese Nordafricano.
All’incontro c’erano anche personaggi “pesanti” della petromonarchia come il consigliere per la sicurezza nazionale Musaed bin Mohammed al Ayban, il capo dell’intelligence Khalid bin Ali al Homeidan, l’assistente del ministro della Difesa Mohammed bin Abdullah al Aish e il ministro di Stato per gli Affari africani, Ahme bin Abdulaziz Qattan”.
La visita di Haftar nel “covo del serpente”, è indicativo delle manovre in corso in previsione della Conferenza nazionale che dovrebbe definire gli assetti in una Libia sempre più divisa tra il governo di Tripoli e quello di Tobruk – controllato da Haftar – che sta estendendo a colpi di blitz militari la sua influenza verso ovest. La Conferenza nazionale in Libia, è la prima tappa della road map stabilita dall’Onu per arrivare alle elezioni nel paese. La conferenza si terrà dal 14 al 16 aprile prossimi nella città di Ghadames, nel Nord-Ovest libico.
Tutte le fazioni libiche saranno invitate alla conferenza nazionale, senza eccezioni, annuncia l’inviato speciale dell’Onu Ghassan Salamè, che intende chiedere a tutti i partecipanti di “concordare una data per le elezioni”.
Tutti i libici, ha spiegato Salamé, concordano sulla necessità di tenere elezioni presidenziali e parlamentari. Ma se i leader politici della Libia dimostreranno di avere idee discordanti sul voto, “durante la Conferenza nazionale sarà suggerito un piano alternativo” da parte delle Nazioni Unite. Ovviamente si ignora quale sia il piano alternativo da parte dell’Onu.
La scorsa settimana in Libia erano arrivati il comandante dell’Africom statunitense Thomas Waldhauser e il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, quest’ultimo oltre ad un incontro con il governo di Tripoli, ha avuto anche un lungo colloquio proprio con il generale Haftar.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento