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01/03/2022

Il governo decreta 3 mesi di stato di emergenza per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato

Risorse per 174,4 milioni per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato a fronte dell’attacco russo all’Ucraina. Lo prevede una bozza del decreto legge con disposizioni urgenti sulla crisi ucraina approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

«È autorizzata, fino al 30 settembre 2022 – si legge nel documento – la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf).

È autorizzata, per l’anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della Nato: a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza; b) dispositivo per la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza; c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence); d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza»
.

Per la task force Vjtf «è autorizzata la spesa di 86.081.634 euro per l’anno 2022”, per gli altri dispositivi sono previsti “67.366.416 euro per l’anno 2022 e 21.000.000 per l’anno 2023».

Arrivano anche 11 milioni di euro per potenziare la protezione degli uffici italiani all’estero e del relativo personale. La Farnesina è autorizzata a provvedere con questi fondi alle spese per il vitto e per l’alloggio del personale e dei cittadini che, per ragioni di sicurezza, saranno alloggiati in locali indicati dai diplomatici. Degli 11 milioni di euro, un milione finanzierà l’invio di dieci carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti e del relativo personale in servizio.

Questo decreto non proroga lo stato di emergenza Covid, il quale scadrà il 31 marzo. Se a fine marzo l’Italia potrà dire addio alle norme anti-Covid, ciò non comporterà la fine del nuovo stato di emergenza per la situazione in Ucraina, per la quale l’Italia prevede il dispiegamento delle proprie forze militari.

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