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04/02/2022

Le forze speciali Usa “suicidano” il leader dell’Isis. Strage di civili

Un raid delle forze speciali statunitensi nel nord-ovest della Siria ha ucciso Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi l’attuale leader dell’Isis. Su quanto avvenuto nel raid, così come su altri simili condotti dagli USA, la dinamica appare tutt’altro che chiara. Infatti nel blitz sono morti anche diversi civili tra cui donne e bambini, alcuni della famiglia di Al Qurayshi.

Secondo le fonti Usa i civili morti sono sette, secondo fonti locali sarebbero tredici. La versione ufficiale diffusa dall’amministrazione Usa è che “Le forze militari statunitensi nel nord-ovest della Siria hanno intrapreso con successo un’operazione antiterrorismo per proteggere il popolo americano e i nostri alleati, e rendere il mondo un posto più sicuro”.

Biden ha detto che le vittime civili sono state causate quando Qurayshi ha fatto esplodere un giubbotto suicida e altri esplosivi al terzo piano dell’edificio in cui si era rifugiato.

Prima che Joe Biden parlasse, i funzionari dell’amministrazione hanno fatto un briefing sulla preparazione del raid e su come si è svolto nella situation room della Casa Bianca. “Questa è un’operazione che è stata a lungo pianificata e da una prospettiva tattica, è andata esattamente come previsto”.

Biden ha dato il via libera definitivo all’operazione martedì, ma questa era stata pianificata da mesi. Dopo che la prima soffiata dell’intelligence ha dato una pista sulla posizione di Qurayshi alla fine dello scorso anno, il presidente USA ha approvato un’operazione di cattura o uccisione del leader dell’Isis. Le agenzie di intelligence hanno raggiunto la certezza che Qurayshi fosse sul posto all’inizio di dicembre e gli ufficiali superiori del Pentagono hanno presentato alla Casa Bianca un piano per spiegare la complessità dell’operazione.

I pianificatori statunitensi sapevano che le famiglie civili erano state trasferite al primo piano dell’edificio, per “fungere da scudi umani”, e che uno dei tenenti di Qurayshi con la sua famiglia viveva al secondo piano.

Da un’analisi dell’edificio, gli ufficiali statunitensi si erano detti sicuri che anche se Qurayshi avesse fatto saltare il terzo piano, non sarebbe crollato l’intero edificio. “Dubito che lo sapesse”, ha detto un funzionario del Pentagono.

Tuttavia, secondo The Guardian, in questa versione c’è una discrepanza significativa tra il rapporto iniziale del Pentagono, secondo cui otto bambini erano stati evacuati in sicurezza e due bambini sono stati uccisi dall’esplosione innescata da Qurayshi, e i resoconti dei primi soccorritori sulla scena che affermano di aver trovato sei bambini e quattro donne morte.

“Alcuni dei cadaveri nella zona non sembrano morti in un’esplosione. Sembrano essere stati colpiti da colpi di arma da fuoco di calibro estremamente pesante”, ha detto Charles Lister, direttore del programma Siria presso il Middle East Institute di Washington. “E sappiamo, perché l’ho visto in un video ieri sera mentre stava accadendo, che almeno uno degli elicotteri nell’area ha sparato con le sue mitragliatrici pesanti contro l’edificio per oltre un minuto di fila”.

Secondo la versione Usa le forze speciali statunitensi sono rimaste sul posto per due ore. Quando stavano lasciando il sito, sono finite sotto il fuoco di un gruppo locale affiliato all’ISIS e hanno risposto al fuoco dai propri elicotteri, uccidendo due attaccanti.

Biden ha visto l’operazione svolgersi attraverso un collegamento video dalla Casa Bianca. I funzionari hanno detto che ci sono stati momenti di tensione, quando uno degli elicotteri ha avuto un malfunzionamento e ha dovuto essere fatto atterrare e poi distrutto, e poi quando la squadra delle forze speciali ha chiamato i membri della famiglia per uscire dall’edificio, sapendo che c’erano bambini all’interno.

Ma sulla versione Usa, piuttosto arzigogolata nel tentativo di allontanare da sé le accuse di aver ucciso anche donne e bambini, gravano ombre sempre più pesanti. Soprattutto, è fin troppo evidente che l’ultima delle preoccupazioni dell’amministrazione Usa sia quella di evitare vittime tra i civili.

Al Jazeera riferisce che nel raid notturno delle forze speciali Usa ad Atmeh, città densamente popolata nella provincia di Idlib in mano all’ISIS, vicino al confine turco, secondo i primi soccorritori sono morte almeno 13 persone, tra cui sei bambini e quattro donne. Le teste di cuoio statunitensi sono state aviotrasportate dalla base militare Usa di Ayn Arab (Kobane), nel settore centrale del confine turco-siriano, fino alla zona di Atme, dove sorgono affollati campi profughi siriani a nord-ovest di Idlib.

Riferendo da Washington, Kimberly Halkett di Al Jazeera ha detto che Biden dovrà spiegare le morti dei civili, così come rispondere al perché la sua amministrazione ha continuato a mantenere circa 900 militari dei corpi speciali statunitensi in Siria. “Questo è qualcosa che l’esercito statunitense dovrà spiegare, ma anche qualcosa che il presidente degli Stati Uniti dovrà spiegare perché ha continuato questa politica dell’era Trump” ha sottolineato Halkett nella corrispondenza.

Il raid in Siria arriva meno di una settimana dopo che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha emesso una direttiva che ordina all’esercito statunitense di fare di più per proteggere i civili dai danni negli attacchi dei droni e in altre operazioni di combattimento.

Il Pentagono è sotto accusa dall’anno scorso per alcune stragi di civili nei raid Usa in Siria denunciate da una inchiesta del New York Times.

Perché non stupisce la versione Usa sul raid che ha ucciso Al Qurayshi non regge?

Fonte

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