I negoziati non danno segni incoraggianti. “Siamo lontani da un accordo. Se l’Ucraina avrà una quantità sufficiente di armi per difendersi, se la pressione delle sanzioni continuerà, la Russia farà serie concessioni. Armi e sanzioni, e il resto lo farà l’Ucraina” ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla CNN.
Riguardo ai negoziati in corso, ha aggiunto, “la posizione della Russia diventa diversa, ma non potrei definirlo un cambiamento radicale o un cambiamento serio nella posizione. Ma date le circostanze, ogni cambiamento nella posizione russa è costruttivo. Ma devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale”.
Per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova attualmente “non si può parlare di un processo di negoziazione attivo” con l’Occidente, ma sussistono “determinati contatti su determinati problemi che emergono”.
“Si sta discutendo seriamente di uno status neutrale in relazione alle garanzie di sicurezza”, ha detto Lavrov alla TV russa. “Ci sono formulazioni concrete che a mio avviso sono prossime a essere concordate”. Il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha affermato che le parti stanno discutendo un possibile compromesso per un’Ucraina con un esercito più piccolo e non allineato. Tuttavia, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha negato le affermazioni russe che l’Ucraina era disposta ad adottare un modello di neutralità paragonabile a Svezia o Austria. Podolyak ha affermato che l’Ucraina ha bisogno di potenti alleati e “garanzie di sicurezza chiaramente definite” per tenerla al sicuro.
“La Russia potrebbe aver iniziato la terza guerra mondiale” ha tuonato il presidente ucraino Zelensky in una intervista all’emittente americana NBC. “Nessuno sa se la terza guerra mondiale è già iniziata. E quali sono le probabilità che ci sia questa guerra se l’Ucraina cade, se ciò accadrà? È molto difficile da dire”, ha affermato Zelensky nell’intervista. “E abbiamo visto questo scenario 80 anni fa, quando è iniziata la seconda guerra mondiale... nessuno poteva prevedere quando la guerra su larga scala sarebbe iniziata”.
La Russia ha ammonito i Paesi della Nato che inviano armi all’Ucraina, menzionando esplicitamente la Slovacchia: “Se adottano questa decisione, non soltanto la Slovacchia ma anche gli altri Paesi, creano problemi a se stessi. Creano problemi diretti a se stessi con le loro proprie mani” ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zacharova, commentando le notizie relative all’autorizzazione che Bratislava avrebbe dato di fornire a Kiev sistemi di missili antiaerei. La portavoce del ministero della Difesa della Slovacchia, Martina Koval Kakascikova, ha affermato che il paese potrebbe trasferire i suoi sistemi di difesa aerea S-300 all’Ucraina. Secondo la portavoce, il tema sarà affrontato oggi durante la visita del segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a Bratislava.
Il fronte militare
Non risultano vittime, nel teatro di Mariupol danneggiato da un bombardamento. La notizia era circolata nella giornata di ieri parlando di decine di morti, ma questa mattina le stesse fonti ucraine hanno affermato con non risultano vittime. Nel teatro di Mariupol erano presenti almeno 500 civili. Maxar Technologies, una società privata statunitense, ha distribuito le immagini satellitari raccolte il 14 marzo che mostravano la parola “bambini” scritta in caratteri russi di grandi dimensioni, dipinta per terra fuori dall’edificio. Secondo la Reuter l’Ucraina aveva affermato che le forze russe avevano distrutto il teatro dove donne e bambini si erano rifugiati nel porto meridionale assediato di Mariupol. Un funzionario dell’ufficio del sindaco di Mariupol ha precisato poi che un rifugio antiaereo nel teatro aveva “resistito” e che c’erano sopravvissuti, ma i dettagli delle vittime non erano stati resi noti, fino alla smentita di questa mattina.
Il deputato ucraino Serhiy Taruta afferma che il rifugio antiaereo del teatro drammatico di Mariupol ha resistito all’attacco aereo, le persone sono sopravvissute. Lo dice in un post sulla sua pagina Facebook citato da Unian. “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!”
Le forze armate russe hanno negato di aver colpito il teatro.
A Kiev, secondo i media ucraini nella notte sono risuonate ancora le sirene per un attacco aereo. Parti di un missile da crociera russo abbattuto dalla contraerea hanno colpito un edificio residenziale a Kiev, questa mattina alle 6:50 locali, causando un morto e tre feriti. Lo riferisce il Servizio di emergenza statale ucraino, secondo cui il palazzo è stato colpito al 16 piano, dove si è sviluppato un incendio.
Sempre secondo la stampa locale le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sarny, centro nella provincia di Rivne, nell’Ovest dell’Ucraina a circa 50 km dal confine con la Bielorussia. Infine, secondo fonti ucraine il numero dei civili morti a Chernihiv mentre erano in coda per il pane è salito a 13.
Le forze russe hanno colpito un deposito di armi e munizioni ucraino nella regione di Rivne ha reso noto il ministero della Difesa russo. “La sera del 16 marzo, armi di precisione hanno colpito un deposito di munizioni a Sarny, nella regione di Rivne”, ha detto il portavoce del ministero Konashenkov in una conferenza stampa. “Il deposito, che conteneva missili e munizioni, compresi i missili tattici Tochka-U, è stato distrutto”.
Scambio di prigionieri. Il sindaco di Melitopol è stato liberato in cambio di 9 soldati russi. Il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov era stato catturato e tenuto prigioniero dalle forze russe per cinque giorni.
Accuse e controaccuse tra Biden e il Cremlino sui bombardamenti sulla Jugoslavia
Il presidente statunitense Biden è tornato ad attaccare Putin con accuse pesanti: “È un criminale di guerra, sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità. Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo”.
Il Cremlino ha risposto di considerare “tale retorica del capo di stato, le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, come inaccettabile e imperdonabile”.
Dmitry Rogozin, il CEO della società russa Roskosmos, in risposta alle accuse di Biden contro Putin, ha sottolineato: “Forse Biden dovrebbe ricordare chi è il criminale di guerra?” – ha scritto nel suo canale Telegram allegando al post un video d’archivio, dove Biden ammette di essere stato lui a proporre di bombardare Belgrado nel 1999 e di inviare piloti dell’aeronautica americana a distruggere i ponti sul Danubio.
Alla polemica frontale si è aggiunta la missione diplomatica cinese presso la Ue sottolineando che “La Cina non dimenticherà mai chi ha attaccato l’ambasciata cinese in Jugoslavia e non ha bisogno di lezioni da parte di trasgressori del diritto internazionale”.
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