La qualità di un governo si vede da queste cose. Ministri e alti
funzionari di polizia si mettono a disposizione di un ambasciatore,
senza porsi nessuna domanda su cosa stiano facendo. Ovvero perché.
Si resta senza parole davanti alla somma di servilismo,
incompetenza, disprezzo per la libertà degli esseri umani, vigliaccheria
e fuga dalle responsabilità che emergono ogni giorno, con maggiore
dovizia di dettagli, sul caso Ablyazov-Shalabayeva.
C'è una prima
fase in cui tutti collaborano con l'ambasciatore kazako come sono
evidentemente abituati a fare con quello statunitense. Senza nemmeno
rispettare la "catena di comando" del proprio Stato: se c'è da fare
un'"operazione di polizia internazionale" è davvero il minimo
coinvolgere il ministro dell'interno (o di polizia) e quello degli
esteri. E in parte ciò avviene, ma con modalità più sbrigative di una
lavata di mani prima di andare a tavola (e non tutti sembrano avere
questa sana abitudine).
C'è la fase "operativa" in cui i valorosi agenti entrano in 40-50 in una casa dove sono presenti una donna e la sua bambina.
C'è
infine la terza in cui nessuno "è Stato" e tutti sembrano passati di lì
per caso. Le versioni sull'accaduto e il proprio ruolo cambiano con la
stessa velocità, e le stesse abitudini, con cui si stendono i verbali
sulla morte di un detenuto o un arrestato. Peccato che stavolta siano
tutti vivi, e che siano coinvolti paesi "amici" (la Gran Bretagna, per
esempio) e non soltanto una famiglia o un centro sociale.
Questa è la
qualità della classe politica italiana - tutta intera: Pdl, Pd,
montiani, radicali - e dei funzionari di alto livello che con questa
roba appiccicosa sono abituati a interfacciarsi, con cui stabiliscono
quelle relazioni che portano poi a salti inimmaginabili di carriere. De
Gennaro docet. Questa è la gente che ci "governa" applicando le
direttive della Troika, che si guadagna la paga spremendo il proprio
"popolo" per tutelare gli interessi delle banche e delle imprese
multinazionali. E persino del "dittatore kazako", che siede però su un
mare di petrolio e gas.
La ricostruzione del Corriere della Sera ci
sembra sufficiente a chiudere ogni discorso. E a cancellare ogni
illusione di "riformabilità" di un ceto politico per cui è ormai
difficile trovare aggettivi adeguati.
Fonte
Risparmio ai lettori il resto dell'articolo in cui sono riportati integralmente due testi del Corriere e de La Repubblica tanto è chiaro che l'Italia "gode" della classe dirigente più stracciona d'occidente e non solo. Una fortuna non da poco.
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