Indugiando sul poggiolo di casa all'inseguimento di un refrigerio inesistente, come un fulmine a ciel sereno (magari sì scatenasse un violento temporale in queste giornate invivibili!) mi è tornata in mente l'estate di due anni fa. Ho ricordato in particolare una notte d'inizio agosto trascorsa in riva del mare più emozionante che abbia mai visto.
Solo più tardi scoprii che quelle acque bagnano uno dei 44 luoghi classificati dal Ministero della Salute come i più inquinati d'Italia... non nascondo che quando ci penso, o quando ricordo le colate di cemento su cui si sono espanse le periferie, ho ancora un moto d'intenso sdegno per una terra splendida così volgarmente violentata.
Lo spettacolo di quella notte fece, comunque, il paio con l'ambiente e le persone che conobbi, alcune delle quali hanno lasciato un segno indelebile nella mia persona insieme ad una buona dose di malinconia per averle perse per strada troppo presto, senza il tempo di viverle come avrei voluto.
Vorrei tornarci adesso su quella spiaggia, con la stessa compagnia.
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