La Ue e i singoli paesi che avevano chiuso il proprio spazio aereo al passaggio del velivolo presidenziale boliviano, con a bordo Evo Morales, hanno dovuto porgere le proprie scuse al paese e al presidente latino-americano. Ma si sono ben guardati dall'avvertire le proprie popolazioni di aver commesso un atto di pirateria diplomatica ancora più grave del caso Shalabayeva.
Il presidente boliviano Evo Morales da parte sua, una volta costretto i servi europei ad ammettere la violazione inaudita della prassi diplomatica - nemmeno in piena guerra si è mai visto un aereo presidenziale (civile, dunque) cui veniva impedito il transito - ha accettato ieri le scuse di Italia, Francia, Spagna e Portogallo per aver chiuso al volo i loro cieli al suo aereo partito dalla Russia, che si sospettava potesse aver a bordo l'ex-contractor dell'agenzia di spionaggio Usa NAS, Edward Snowden.
La vicenda ha innescato una crisi diplomatica tra America Latina e Unione Europea e diversi paesi sudamericani hanno richiamato per consultazioni i propri ambasciatori a Roma, Parigi, Madrid e Lisbona.
"Anche se non pienamente soddisfatti, accettiamo le scuse dei quattro paesi come primo passo, perché vogliamo continuare la relazione di rispetto tra i nostri paesi, una relazione di complementarità e solidarietà", ha detto Morales ad una conferenza stampa a La Paz.
L'aereo che stava riportando Morales in Bolivia dopo una conferenza in Russia fu costretto ad atterrare lo scorso 2 luglio a Vienna - dove restò per alcune ore - a causa della chiusura dello spazio aereo.
Ma il trattamento riservato al leader boliviano, forte critico di Washington, ha portato gli altri leader sudamericani a qualificare l'episodio come un affronto a tutta la regione.
Ultimo dettaglio. Nessuno dei governi europei ha diramato una nota stampa per comunicare ai cittadini che avevano commesso un gesto da pirati. Si vede che ci tengono alla trasparenza e al corretto rapporto con i governati... Figuriamoci cosa possono combinare su argomenti che interessano più da vicino i cittadini stessi...
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