Poche ore dopo la pubblicazione della nostra “Lettera aperta” a Lucia Annunziata,
inerente le dichiarazioni del gesuita Paolo Dall'Oglio sul sito
’Huffington Post Italia, diretto dall’Annunziata, le agenzie di stampa
hanno diffuso la notizia del rapimento di Paolo Dall'Oglio, avvenuto
nella città siriana di Raqqa, attualmente controllata dai “ribelli”
anti-Assad, pare, per mano di una ineffabile banda denominata “Stato
Islamico dell'Iraq e del Levante”.
Ovviamente,
esprimiamo la nostra umana solidarietà a Dall'Oglio augurandoci che il
suo rapimento (se di questo si tratta, e non come già ipotizzato in
alcuni siti, di marketing mediatico) non si concluda (solo per citare
recenti episodi che in Siria hanno avuto vittime religiosi “cristiani”)
come quello dei due vescovi ortodossi rapiti ad aprile e dei quali non
si ha più notizia o di Padre Francois Mourad ucciso a giugno dai
“ribelli”.
Ciò premesso, ribadendo integralmente quanto già scritto nella nostra “Lettera aperta”,
ci sia consentito di dissentire dalla “beatificazione” di Paolo
Dall'Oglio che viene oggi fatta sui mass-media Mainstream (primo tra
tutti “Repubblica”).
Crediamo, infatti, che compito di un “operatore di pace”, per di più un religioso, in Siria non possa essere quello di invocare l’uso di armi chimiche
per spingere l’Occidente (Israele in primis) e le Petromonarchie ad un
intervento ancora più risoluto, così come è stato fatto per l’invasione
della Libia (per la quale del resto, nonostante le tragiche conseguenze,
Dall'Oglio si è speso in compiaciuti commenti);
né appellarsi ad un futuro “Tribunale Internazionale” per condannare
bande di “ribelli” (che oggi con i loro efferati crimini “sporcano”
l’immagine della “primavera siriana” spacciata dall’Occidente) ma
insieme alle quali non si è avuta, fino a ieri, nessuna remora a
schierarsi.
Non
comprendiamo, inoltre, come si possa presentare Paolo Dall'Oglio come
un “oppositore storico del regime degli Assad” quando – e ce ne è stata
diretta conferma anche da persone che lottavano e lottano
democraticamente in Siria per il rispetto dei diritti umani – di questo
ruolo non si trova alcuna traccia nei decenni passati da Dall'Oglio in
Siria a restaurare conventi e costruire ostelli per i numerosi
pellegrini che allora si recavano in questa terra.
La Redazione di www.sibialiria.org
Fonte
Quando si dice il contrappasso...
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