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04/02/2014

Mosca: "Damasco pronta al secondo round di Ginevra"

Se il regime di Damasco tace pubblicamente se non per attaccare ferocemente i "terroristi" [l'Opposizione, ndr], a parlare ci pensa la fedele alleata russa.

"Non abbiamo dubbi che la delegazione del governo siriano prenderà parte al secondo round dei negoziati di pace di Ginevra" ha detto oggi ai giornalisti Mikhail Bogdanov, vice Ministro degli Esteri russo poco prima di incontrare il leader dell'Opposizione siriana, Ahmad Jarba.

Mosca ha voluto anche rassicurare gli americani sulla questione delle armi chimiche annunciando che Damasco completerà la rimozione degli agenti tossici dal Paese per l'inizio del prossimo mese.

"Ieri i siriani hanno annunciato che un grosso carico di sostanze chimiche sarà eliminato a febbraio. Le autorità siriane sono pronte, inoltre, a completare l'intero processo di smantellamento del loro arsenale chimico entro il 1 di marzo" ha detto all'agenzia di stampa locale Ria un altro vice Ministro degli Esteri di Mosca, Gennady Gatilov.

Notizia che avrà sicuramente rallegrato Washington che con preoccupazione constatava i ritardi nell'eliminazione delle armi chimiche di Assad. Le operazioni procedono a rilento: in base agli accordi di settembre tra Usa e Russia, il termine per la distruzione di tutto l'arsenale in possesso di Damasco era fissato per questa settimana.

Mosca nega che il ritardo sia stato causato da una deliberata volontà di Assad di conservare parte del suo arsenale. Lo scorso venerdì il Segretario di Stato americano, John Kerry, aveva chiesto al suo omologo russo, Lavarov, di fare pressioni sul governo di Assad affinché le operazioni di smantellamento procedessero con maggiore celerità. "Quando parliamo di tempi, in linea di principio, tutto va bene - ha detto Gatilov - "Ma poi ci sono delle difficoltà oggettive che derivano dal bisogno di assicurare sicurezza a questa operazione [e che quindi rallentano il processo]".

Mentre la diplomazia si muove (impercettibilmente), in Siria si continua a morire. Diciotto persone (tra cui 5 bambini) sono deceduti ad Aleppo (nel nord del Paese) in una serie di bombardamenti aerei da parte del regime. A riferirlo è l'Osservatore dei Diritti Umani, Ong che ha sede a Londra ed è vicina all'opposizione. Colpiti dalle "bombe a barili" del regime i quartieri di Hanano, Qadi Askar e Mouwasalat.

Potrebbe inoltre peggiorare la lotta intestina tra i "ribelli" in corso da numerose settimane. Al-Qa'eda, infatti, ha rinnegato domenica qualunque legame con il Fronte Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL). Notizia non nuova e che pertanto non dovrebbe sorprendere. Il capo dell'organizzazione terroristica, Ayman al-Zawahiri, aveva già ordinato al gruppo di sciogliersi e ritornare in Iraq dichiarando il Fronte al-Nusra il solo rappresentante di al-Qa'eda in Siria. Ma considerata la brutalità degli scontri in corso tra i ribelli "moderati" e i jihadisti e la forte rivalità tra il Fronte e l'ISIL, lo scarno comunicato dell'organizzazione fondamentalista sunnita potrebbe esacerbare ancora di più gli animi.

"Al-Qa'eda annuncia che non ha alcun legame con lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante, così come non è stata informata della sua creazione e non l'ha accettata" ha annunciato il Comando Generale dell'Organizzazione fondamentalista islamica.

Al-Qa'eda ha anche criticato le modalità operative dell'ISIL sottolineando come i jihadisti "dovrebbero essere parte della nazione" ed evitare "qualunque azione che potrebbe opprimere i jihadisti, i musulmani e i non musulmani". "Il compito di chi compie il jihad [guerra santa, ndr] - ha precisato il comunicato - non è affrettarsi ad annunciare emirati e stati imponendoli alle persone".

Fonte

Da quasi due anni stiamo finanziando dei taglia gole scappati di casa rinnegati anche dalla galassia islamica cui facevano riferimento fino all'altro ieri.
Ma che razza di teste di legno disgraziate siedono alle scrivanie dello spionaggio e degli esteri del nostro "amato" occidente?!?

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