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20/05/2014

Golpe in Thailandia, carri armati in strada. Ora è legge marziale


Comanda l’esercito che - dopo aver decretato la legge marziale - ha anche ordinato la censura di tutti i media. Dieci canali tv sono stati privati delle antenne di trasmissione. Intanto soldati e mezzi militari sono stati schierati in centro a Bangkok. Golpe ‘moderato’ e temporaneo chiedono gli Usa.

Come da manuale del perfetto golpista, lezione numero uno: controllare le trasmissioni radio-tv. Dopo aver decretato la legge marziale in Thailandia, l’esercito ha quindi ordinato la censura di tutti i media. Dieci canali tv sono stati addirittura privati delle antenne di trasmissione. Intanto soldati e mezzi militari sono stati schierati in centro a Bangkok. Legge marziale a scadenza programmata, come la mozzarella, avvertono gli Stati Uniti che forse non sono esattamente dispiaciuti a vedere divise per strada al posto di masse popolari urlanti da mesi impegnate in scontri furiosi di fazioni.

Legge marziale “temporanea” che non deve mettere a rischio la democrazia, avvertono gli Stati Uniti, senza spiegare come sia possibile l’assurdo di legge parziale e democrazia. “Tutte le parti in campo devono rispettare i principi democratici e garantire la libertà d’espressione”, afferma in un comunicato la portavoce del dipartimento di Stato americano Jen Psaki, esprimendo l’inquietudine di Washington per la crisi politica in Thailandia. Anche il Giappone che sta riscoprendo l’orgoglio militarista nipponico esprime “grave preoccupazione” visti i molti giapponesi che vivono nel Paese.


Tutto nasce dai contrasti tra la premier Yingluck Shinawatra e le opposizioni sino alle travagliate elezioni di febbraio che la Corte Costituzionale thailandese ha dichiarato illegittime. Voto nullo in quanto non si è tenuto per tutta la popolazione lo stesso giorno. Difficile prevedere una decisione diversa. Le proteste cominciate a novembre hanno costretto la primo ministro Yingluck Shinawatra alle dimissioni nel tentativo di placare la rabbia. Una mossa tardiva che non è bastata a placare le tensioni e a impedire il blocco della capitale Bangkok dove erano stati occupati gli edifici governativi

In Thailandia l’esercito è stato autore in passato di diversi colpi di Stato. Una situazione di tensione legata alla organizzazione istituzionale stessa del Paese. Monarchia d’altri tempi e fuori dal mondo. L’attuale Re Bhumibol Aduyadej, della dinastia Rama IX, guida il Paese dal 1946, ha 86 anni ed è malato. Il suo successore, il Principe Vajiralongcorn, risulta privo di carisma e per giunta impopolare. La Regina Skirikit, al contrario, non nasconderebbe il suo appoggio ai democratici, ma rimaniamo comunque a forme di pluralità politica espresse secondo modi e criteri pre moderni.

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