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20/08/2015

Varoufakis: il piano di salvataggio permette agli oligarchi greci di mantenere la loro morsa sul paese

[Traduzione dell’articolo su The Guardian “Yanis Varoufakis: bailout deal allows Greek oligarchs to maintain grip”, di Phillip Inman, effettuata e postata da https://esseresinistra.wordpress.com/]

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L’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis ha accusato i leader europei di permettere agli oligarchi di mantenere la loro morsa sulla società greca mentre si punisce la gente comune in una critica riga per riga dell’accordo di salvataggio per il suo paese di € 86Mld (£ 61Mld).

Varoufakis ha affermato che il parlamento greco ha spinto per il raggiungimento di un accordo con i creditori internazionali che permetterebbe alle oligarchie economiche presenti nel Paese, quelle che dominano settori dell’economia, di generare enormi profitti e di continuare a non pagare le tasse.

Il chiaro e diretto economista ha pubblicato una versione annotata del memorandum d’intesa sul suo sito, lunedì scorso, sostenendo in tutto il documento di 62 pagine che la maggior parte delle misure imposte alla Grecia potrebbe peggiorare la già disastrosa situazione economica del Paese.

La sua prima annotazione chiarisce il suo sgomento per i drammatici eventi dello scorso mese, quando il primo ministro greco, Alexis Tsipras, è stato costretto ad accettare condizioni capestro per un nuovo piano di salvataggio, tra le richieste dalla Germania per l’uscita temporanea della Grecia dalla zona euro.

Varoufakis, che si è dimesso dal suo incarico nel mese di giugno, ha dichiarato: “Questo protocollo d’intesa [Memorandum of Understanding] è articolato in modo da dimostrare la capitolazione umiliante del governo greco del 12 luglio, sotto la minaccia di Grexit a cui è stato sottoposto Tsipras dal vertice euro.”

Dopo il vertice di Luglio, Atene ha approvato un memorandum triennale d’intesa la scorsa settimana che rilascerà € 86 Mld di fondi, in gran parte destinati a ripagare i debiti relativi ai due accordi di salvataggio precedenti. In cambio, Atene attuerà le riforme, tra cui modifiche al sistema pensionistico e la svendita di beni pubblici dello Stato.

Ma Varoufakis ha detto che il programma di riforme supervisionato dalla troika dei creditori – la Commissione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea – porterà solamente in schiavitù i lavoratori comuni e le famiglie imponendo incisivi tagli al welfare mentre lascia alle imprese straniere la possibilità di prendersi attività imprenditoriali locali a basso costo attraverso le privatizzazioni. Ha detto che i proprietari di affari miliardari in Grecia sono stati anche messi in grado di sfuggire a ogni controllo.

Nel memorandum si legge: “i vincoli fiscali hanno imposto scelte difficili, ed è quindi importante che l’onere dell’aggiustamento sia sostenuto da tutte le parti della società e tenendo conto della capacità di pagare. La priorità è stata posta sulle azioni di lotta all’evasione fiscale”.

In risposta, Varoufakis ha annotato: “Fino a quando non è commessa da oligarchi in pieno sostegno della troika attraverso le loro molteplici attività”.

Il memorandum continua dicendo: “Le autorità pensano di mettere a disposizione l’assistenza tecnica da parte di organizzazioni internazionali relativa ad azioni di accesso alle cure sanitarie per tutti (compreso il coperto da assicurazione)”.

Al che, Varoufakis risponde: “Vale a dire utilizzando i consigli di ‘tecnocrati’ ben pagati stranieri come sostituto del finanziamento di infermieri, medici e attrezzature”.

L’accordo parla anche di distendere una “rete di sicurezza sociale di base”, sotto forma di un reddito minimo garantito (GMI).

Questa disposizione “sarebbe di grande rilievo, solo che neppure un euro fresca sarà messo a disposizione per il programma di Reddito Minimo Garantito, il cui finanziamento sarà realizzato dirottando benefici esistenti già forniti dallo Stato greco, per esempio assegni familiari “, spiega Varoufakis.

Come ministro delle finanze, Varoufakis si è opposto a qualsiasi accordo con Bruxelles che ha ritenuto potesse consolidare la strategia dei precedenti cinque anni di salvataggi. Egli ha sostenuto che la combinazione di aiuti finanziari con tagli severi alla spesa statale è stato il motivo principale per cui la disoccupazione greca è salita a più di un quarto della popolazione attiva e ha ridotto l’economia del 25%.

Varoufakis è stato sostituito al Ministero delle finanze dal suo collega Euclid Tsakalotos che ha continuato a negoziare l'accordo attuale.

La scorsa settimana, dopo che il memorandum è stato approvato come legge greca, Tsakalotos ha affermato che l’accordo condurrà la Grecia in avanti e contribuirà a creare un sistema finanziario più stabile.

Varoufakis dice che l’accordo è viziato sotto molti aspetti, vista la strada intrapresa attraverso il memorandum. Ad esempio, le tasse di proprietà sulla base di valori non aggiornati e gonfiati potrebbe colpire le famiglie appartenenti al ceto medio; che un ricorso a consulenti costosi negherebbe al servizio sanitario risorse vitali; e una riduzione dei finanziamenti per investimenti di Bruxelles soffocherebbe la ripresa.

Ha detto che la troika ha distrutto il sistema pensionistico, che rimane un puntello economico essenziale per molte famiglie. Si deve fare attenzione a che la rimozione di sovvenzioni statali da pensioni creerebbe un circolo vizioso, ha detto: “I tagli al sistema pensionistico saranno così grandi che la domanda aggregata in Grecia cadrà di nuovo con l’occupazione che ne subirà quindi ulteriormente un danno, e questo andrà a colpire nuovamente i fondi pensione”.

Il suo intervento è arrivato mentre il Parlamento tedesco si prepara a votare sull’accordo di salvataggio mercoledì prossimo. Se, come previsto, i parlamentari tedeschi approveranno l’accordo che aprirà la strada per la prima erogazione di aiuti ​​giovedì prossimo, permetteranno alla Grecia di ottenere un pagamento di 3,2 miliardi di Euro da parte della Banca centrale europea.

Nel frattempo, sembra probabile la richiesta di un voto di fiducia a seguito della ribellione tra i Parlamentari della maggioranza di governo del partito Syriza sul nuovo accordo di salvataggio del paese, per come riferito da ministri di alto livello lunedì.

Il ministro dell’Energia Panos Skourletis ha descritto la necessità del voto parlamentare di fiducia, come “auto-evidente”, dopo la ribellione di Venerdì, quando quasi un terzo dei deputati di Syriza si sono astenuti o hanno votato contro l’accordo di Euclid Tsakalotosrdo.

Con l’ala sinistra di Syriza che mostra pochi segni di voler tornare all’ovile, Skourletis ha anche sollevato la possibilità di elezioni anticipate nel caso Tsipras dovesse perdere in una mozione di fiducia. Tsipras ha dovuto fare affidamento sul sostegno dell’opposizione per ottenere l’accordo di salvataggio attraverso il Parlamento, e un altro ministro ha sostenuto che le elezioni sarebbero un modo per raggiungere la stabilità politica.

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