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30/12/2016

Operazione Bluemoon. Eroina di Stato

Italia - Anni '70, disinformazione e criminalizzazione pubblica del tossicodipendente, screditamento sociale della generazione di giovani alternativi/antagonisti che faceva uso di sostanze, contrasto poliziesco alle droghe leggere e diffusione strategica dell'eroina, convertendo al suo consumo specifico centinaia di migliaia di persone, riducendo gli altri consumi e poi togliendo prima l'anfetamina e poi la morfina dal mercato (in un tempo in cui non c'erano nemmeno sostanze per affrontare le tossicodipendenze da eroina).

Un pezzo della guerra psicologica, dentro la guerra fredda, all'opposizione sociale più radicale. Una tesi da sempre denunciata, almeno nel suo carattere oggettivo, dai movimenti extraparlamentari alla fine degli anni '70, che trova alcune conferme anche all'ipotesi del coinvolgimento organizzativo e diretto dei servizi segreti occidentali, qualche testimonianza e qualche riscontro oltre a un illustre e accreditato precedente: l'operazione COINTELPRO che la CIA condusse contro le Pantere Nere e che prevedeva l'immissione massiccia di eroina nei loro quartieri di radicamento per demotivare e annichilire la loro base di reclutamento (documenti disponibili perchè a differenza che in Italia i documenti dei servizi americani vengono desecretati dopo un tot di anni).

Una strategia raffinata che naturalmente non inventa il fenomeno culturale e sociale del consumo di sostanze psicotrope, ma lo coglie pienamente e cerca di enfatizzarlo, direzionarlo e utilizzarlo in chiave consumistica e autodistruttiva per una generazione "troppo ribelle".
Quello che l'epica di Gomorra non ci racconta...

(Alfonso De Vito)

Sull'operazione Bluemoon vedi anche: qui




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