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02/06/2018

Assad: "cacceremo gli USA dalla Siria"

Bashar Assad alza la voce per chiedere che gli Stati Uniti lascino subito la Siria dove hanno inviato soldati, consiglieri militari e agenti della Cia, in particolare nelle regioni settentrionali controllate dai curdi. Sono gli Stati Uniti che ”devono lasciare la Siria” ha detto il presidente siriano nel corso di un’intervista con la tv d’informazione Russia Today rispondendo all’intimazione della Casa Bianca e di Israele di far uscire dalla Siria gli iraniani. ”Non abbiamo truppe iraniane in Siria, solo funzionari iraniani che lavorano insieme all’esercito siriano… come abbiamo invitato i russi, avremmo potuto invitare gli iraniani”, ha precisato Assad. ”Il fatto più crudele  – ha aggiunto  – è che (Israele, ndr) alcune settimane fa ha affermato di aver attaccato le basi e i campi iraniani ma in realtà ha causato decine di siriani martiri e soldati feriti, non un solo iraniano, quindi come potrebbero dire che ci sono militari iraniani? E’ una bugia”.

Bashar Assad ha assicurato che in un modo o nell’altro la Siria riprenderà il controllo delle zone settentrionali del Paese sotto il controllo delle Forze democratiche siriane (Sdf), alleanza curdo-araba dominata dall’Ypg (le Unità di protezione del popolo curdo) e sostenuta da Washington. ”Abbiamo iniziato ad aprire la porta a negoziati con le Sdf... quella dei negoziati è la prima opzione. Altrimenti, andremo a liberare queste zone con la forza”, ha aggiunto perentorio il presidente siriano. Rispondendo alle domande del giornalista di RT, Assad ha anche rivelato che uno scontro armato diretto in Siria tra gli Stati Uniti e la Russia “è stato evitato per un pelo”.

  Infine il presidente siriano ha voluto precisare che il conflitto nel suo Paese non è una “guerra civile” ma una lotta contro i terroristi. “La parola guerra civile  – ha osservato Assad – è stata ampiamente usata dall’inizio del conflitto in Siria, anche dai nostri amici e dai nostri alleati per sbaglio, senza comprendere il contenuto di questo significato. ‘Guerra civile’ siriana significa che ci sono linee settarie basate su etnie o sette o religioni o forse opinioni politiche o correnti politiche, diciamo, qualcosa che non abbiamo in Siria”.

Secondo il leader siriano tutte le persone di varie etnie e convinzioni religiose che risiedevano nell’area controllata dal governo sin dall’inizio sostenevano Damasco. “Quelli che abbiamo visto fin dall’inizio – ha affermato – sono mercenari, siriani e stranieri pagati dall’Occidente per rovesciare il governo... Se avessimo avuto una guerra civile per sette anni, ora dovremmo essere divisi. Non puoi avere un unico paese, unito, con società unita, ma non lo è geograficamente ora a causa dei burattini degli Stati Uniti e dei burattini turchi: se ci fosse una guerra civile, allora dovresti avere una società divisa”.

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