“Questo è un governo Salvini, che farà di Di Maio il suo Alfano” – Vittorio Sgarbi
There can be only one. Ci può essere soltanto un Re Sòla, e
Salvini lo sa bene. Sfruttando come sempre il fascismo endemico degli
italiani, la paranoia, l’odio razziale, la patetica predilezione per
l’Uomo Sòla al Comando, dopotutto sta avendo davvero gioco facile ad
arrogarsi il trono, riducendo Di Maio al ruolo di velino, e i suoi
toninelli penduli ad utili idioti della Lega. Conte ovviamente non è
neanche in gara. Conte è un calzino.
In realtà Minniti aveva già ridotto gli sbarchi di profughi
dell’80% finanziando i lager libici, e ha sulla coscienza finora molti,
ma molti più migranti di quanti non ne abbia il suo petulante successore
padano, ma come ha detto lo stesso Di Maio, i dati non contano, conta
la percezione. Salvini è più bravo ad atteggiarsi a Difensore della Razza Bianca, quindi il popolo acclama lui.
Il M5S ha già perduto qualsiasi identità e dignità, il governo è di fatto un monocolore leghista. Una Mat-teocrazia.
Déjà vu,
niente di nuovo sotto il Sòla. Periodicamente gli
italiani s’invaghiscono d’un Cazzaro. La reincarnazione farsesca di
Mussolini, già tragicamente farsesco di suo.
Saivini è l’erede diretto di Craxi, Berlusconi e Renzi, e il fatto che
sia arrivato al potere anche grazie a Beppe Grillo è una nemesi
beffarda.
Il vaffanculo è stato un boomerang.
Come ho già detto, non ho voglia di ricordare agli elettori grillini di
sinistra la loro idiozia, anche perché in questi giorni tutto gliela
ricorda continuamente. E non ho molta voglia neanche d’insultare
Salvini, benché se lo meriti. Salvini non è più stronzo di Minniti o
Macron, ci tiene a sembrarlo perché gli frutta voti. Non gli manifesterò
contro accanto ai renziani, che ora sventolano la carta costituzionale
che volevano rottamare. In mano a loro la Costruzione dovrebbe prendere
fuoco come una Bibbia in mano a un vampiro.
Salvini non è la causa, è l’effetto.
E anche Salvini cadrà, come tutti i suoi predecessori. Travolto dalla
sua stessa vanagloria, dalla sete di potere, dall’invidia vendicativa
dei suoi vassalli, dalle manovre occulte dei suoi sponsor, dallo spread, forse dagli scandali, e sicuramente dalle promesse impossibili da mantenere.
E dopo quasi certamente arriverà un altro tetro curatore fallimentare. Un altro repossessore.
Memento Monti.
Stavolta cosa resterà di questo paese tragicamente farsesco?
Impareranno mai gli italiani a non affidarsi ogni volta a un arrogante
cazzaro, il cui inevitabile fallimento dia la scusa ai nostri veri
padroni di stringere ulteriormente il guinzaglio attorno al nostro
collo?
Non ci resta che sperare che lo scioglimento dei ghiacciai alzi il
livello del mare abbastanza da trasformare l’Italia in un arcipelago di
isolotti indipendenti.
Dobbiamo augurarci la dissoluzione dello Stato italiano, non solo marxiana, ma proprio fisica.
Siamo un popolo di inutili idioti.
L’effetto serra è la nostra unica speranza.
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