07/12/2018
Francia - Prove di golpe cileno in salsa Macron?
No, ma dove ci troviamo? In Cile sotto Pinochet? In Argentina sotto Videla? Questo desiderio di umiliare. Questa sensazione di tutto il potere che si esprime senza vergogna di fronte a questi giovani in ginocchio. Immagini di sinistra memoria. Sta accadendo in Francia a Mantes-la-Jolie, ridente sobborgo a ovest di Parigi, sulla Senna.
Sono dozzine di adolescenti, allineati in fila, inginocchiati a terra, in silenzio, mani dietro al collo, a testa bassa, i loro zaini di studenti delle scuole superiori sulle spalle, sorvegliati da poliziotti in uniforme, in piedi, con l’elmetto, armati di manganelli e scudi. “Questa è una classe che è saggia”, possiamo ascoltare in un commento di un poliziotto su uno dei video – e molto trasmesso – sui social network giovedì 6 dicembre sera.
La scena si è svolta a Mantes-la-Jolie (Yvelines) poche ore prima, a mezzogiorno: 153 studenti delle scuole superiori sono stati arrestati “collettivamente” da agenti delle forze dell’ordine a seguito di scontri successivi a blocchi nelle scuole superiori Saint-Exupéry e Jean-Rostand, due istituti situati a 500 metri l’una dall’altra nel cuore di un’area suburbana, vicino alla città di Val-Fourre.
Erano passati diversi giorni da quando la tensione è aumentata a Mantes-la-Jolie. Prima nei pressi delle due scuole, martedì 4 dicembre, sono stati bruciati diversi bidoni della spazzatura ed esplosi dei proiettili alla polizia, che hanno contrattaccato con bombolette lacrimogene.
E pensare che qualche imbecille che si dice di “sinistra”, in Italia, sta ancora prestando orecchio a chi straparla di creare un “fronte repubblicano da Macron a Tsipras” per “fermare l’ondata di destra”...
Spesso sono gli stessi imbecilli che “diffidano” di quanto sta accadendo da quattro settimane in Francia, sotto la spinta iniziale dei gilet gialli, che ha innescato una valanga.
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