Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

16/07/2019

Roma - Sgombero a Primavalle: le operazioni sono proseguite per tutta la mattina di ieri



È proseguito tutta la mattina lo sgombero dell’ex scuola Don Calabria a Primavalle. Dopo i momenti di tensione durante la notte e la prima parte della mattina, l’immenso dispositivo di sicurezza messo in campo per smobilitare le oltre trecento persone che vivevano nell’occupazione ha proseguito ad eseguire gli ordini. Quali? Molto semplice: mandare in mezzo alla strada uomini, donne e bambini.

Perchè?

Per ripristinare un ordine pubblico mai messo in discussione dalla presenza di quella occupazione. Anzi, con trecento e passa persone abbandonate al loro destino, adesso si che ci sarà da gestire un problema. E chi dovrà gestirlo? Il disastrato Comune di Roma, probabilmente, attraverso i servizi sociali che lamentano da anni ormai sottodimensionamento organico e tagli. Un bel lavoro, insomma.

Sul piano della stretta cronaca, la mattina è scivolata via tra il viavai di camionette – tantissime – in via Pietro Bembo e nelle strade limitrofe.

Dalla postazione in cui siamo riusciti a documentare quanto avveniva (impossibile avvicinarsi, anche per noi giornalisti) era perfettamente visibile quello che si verificava all’interno della struttura: un gruppo di occupanti ha presidiato a lungo il tetto della scuola, fino a quando sono stati costretti a scendere.

Nel cortile interno gruppi di persone in piedi, in attesa di – probabilmente essere identificati e sopratutto di conoscere il loro destino. Ogni tanto un gruppetto si è allontanato, trascinando borse e trolley. Il rumore di vetrate rotte, qualche grido di disperazione (“non abbiamo lavoro” ripetuto più volte da una voce femminile), le immagini dolorose dei bambini trascinati per mano dagli adulti.

Siamo abituati a vedere e raccontare situazioni simili, in una città che ormai sta diventando capitale anche degli sgomberi, oltre che dell’emergenza abitativa. Abituarsi, a queste immagini, è tutta un’altra storia.

Ma d’altronde c’era bisogno di un diversivo: Trump, per il suo Russiagate, creò prima il “nemico” Corea del Nord, poi passò all’Iran. Noi, nel nostro piccolo, al momento ci siamo accontentati dei disperati dell’ex Don Calabria.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento