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28/07/2019

Mezzogiorno, qualche bagliore dopo il disastro PD

Andate su Google e cercate “Piano per il Sud” del blog di Matteo Renzi, un pezzo della fine del 2017. Confrontatelo con le proposte dell’attuale Ministro del Mezzogiorno Barbara Lezzi.

Noterete che Renzi, come tutto il Pd, per il Mezzogiorno puntava tutto sulle cosiddette politiche dell’offerta, vale a dire decontribuzione, Patti per il Sud (buoni per distribuire spese di fondi europei a valle, senza concentrazioni), la miseria del reddito di inclusione, ecc.

Nessun investimento pubblico di grande interesse.

Ora leggete l’intervista che il ministro Lezzi rilascia oggi (ieri, ndr) alla pugliese Gazzetta del Mezzogiorno. Non solo ribadisce che pensa di collegare i porti del sud (sulla qual cosa spero che la direttrice Crotone-Sibari non sia tagliata fuori come il Piano dei Trasporti della Regione Calabria del 1999), ma parla di linea ad alta velocità Napoli-Bari-Lecce Brindisi.

Ebbene, Brindisi. Sappiate che questa città è lo strategico terminale del fronte sud est che, in futuro, grazie ai collegamenti intermodali, si collegà alla greca Via Egnatia e, da qui, alla Turchia e all’Asia centrale, dove ci sarà, assieme all’Iran, che costruirà linee ad alta velocità, il grande gioco Usa – Russia – Cina. Da qui discende che gli Usa non possono assolutamente perdere il nostro Paese, terminale del fronte del sud est. Da qui si capisce il genio cinese, quando hanno rilevato il Pireo.

I cinesi nel 1998 volevano Taranto, sono scappati a gambe levate. Idiozia della Seconda Repubblica.

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