Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

24/11/2021

Il “governo dei migliori” sta truccando la partita contro il Covid

Andrea Crisanti è microbiologo, accademico e divulgatore scientifico italiano nonché professore ordinario di microbiologia all’Universita di Padova. Secondo Crisanti “Questa caccia alle streghe sui No Vax distoglie dall’obiettivo principale, l’Italia ha questo atteggiamento così provinciale, pensano di essere i migliori“.

E aggiunge: “i numeri dei morti dovuti al Covid non tornano perché se si vedono gli altri paesi come Germania e Inghilterra il rapporto decessi-casi è molto vicino al 4 per mille, in Italia questo non accade perché probabilmente sottostimiamo molto il numero di casi. Saremo sui 20-25mila casi giornalieri almeno”.

Crisanti, poi, conclude così il suo ragionamento: “Il tracciamento non l’abbiamo mai fatto, non abbiamo investito in logistica quindi è inutile starne a parlare perché anche se ne parliamo parleremmo di cose irrealizzabili. Preoccupato? Si lo sono, in Italia abbiamo perso due mesi di tempo a parlare di no-vax quando era chiaro che il problema era un altro”.

Ecco, il problema era un altro: dopo quasi due anni di pandemia da Covid-19 è davvero incredibile che, come come giustamente osserva Crisanti, non ci sia ancora nessun tracciamento (qualcuno ha mai spiegato e/o pagato per il fallimento di “Immuni”?) e nessuna logistica, esattamente come un anno fa.

Ma a c’è dell’altro, tanto altro, da dire su questo anno e mezzo di gestione assolutamente mediocre dell’emergenza epidemiologica di questo paese ancora alle prese con un’altra ondata.

Ad esempio sul ruolo nefasto delle regioni, che hanno ripreso a fare il gioco di spondina con il governo – immemori delle enormi responsabilità avute fin qui nella gestione dell’emergenza pandemica – e che ora sposano improvvisamente la linea dura e chiedono di «premiare chi si vaccina», spingendo per dare il via libera al provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale.

E alcune tra queste si sono spinte più ancora avanti, e, sulla scia della crescente preoccupazione, avrebbero chiesto un super green pass per vaccinati e guariti da far scattare anche in zona bianca.

Ma dove sono le nuove assunzioni nella sanità pubblica? Dov’è il potenziamento della medicina territoriale? Dov’è il potenziamento dei trasporti per mettere in sicurezza i passeggeri? Dove sono le misure di sicurezza nelle scuole? E i controlli nei posti di lavoro?

Sì, quegli stessi posti di lavoro in cui, Covid-19 a parte, i lavoratori continuano a morire come mosche perchè, al netto di chiacchiere e lacrime di coccodrillo, lì non viene riconosciuta nessuna emergenza.

Dopo più di un anno e mezzo di pandemia e 133.000 morti, anziché costruire un piano organico che intervenisse contemporaneamente sui vari livelli lungo i quali viaggia il contagio, governo e regioni continuano a navigare a vista e in ordine sparso preferendo la linea del controllo sociale e scaricando il peso della crisi pandemica sulle lavoratrici, sui lavoratori e sulla vita quotidiana delle persone.

Come non vedere una torsione autoritaria nella scelta incostituzionale di vietare, per decreto, tutte le manifestazioni proprio mentre appare sempre più evidente come si stia usando l’emergenza pandemica – assieme a quella climatica – per stabilire nuove forme di dominio dei pochi sui molti e per avviare una nuova grande ristrutturazione del capitale su scala globale che nel nostro paese sta assumendo le forme e i contorni di misure fortemente antipopolari già presenti nella nuova legge di bilancio e che annunciano l’imminente ritorno ad un drastico regime di austerity?

Draghi è lì apposta a far da garante che tutto, infine, si risolva in quella direzione.

Al solito, in questo paese si prende a pretesto l’ennesima emergenza per governare in uno stato di eterna eccezione permanente (orribile ossimoro) in cui vengono sospese le libertà fondamentali e lo stesso stato di diritto.

In tutti i casi, voi vaccinatevi perché se è vero che, da solo, il vaccino non è sufficiente a battere il virus, non di meno, proprio a causa delle scelte nefaste di governo e regioni che agiscono negli strettissimi vincoli imposti dalla solita Unione Europea (sempre meno welfare e sempre più privatizzazioni) il vaccino, ad oggi, è, davvero, l’unica arma che abbiamo per salvare almeno la pelle.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento