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16/11/2021

La Polonia arresta due reporter, ma la Ue vara sanzioni contro la Bielorussia

Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha annunciato di aver chiesto alla Nato di adottare “passi concreti” sulla crisi dei migranti al confine della Polonia. Morawiecki ha affermato che Polonia, Lituania e Lettonia possono chiedere consultazioni ai sensi dell’articolo 4 della Carta della Nato, indicando che ritengono che la loro integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza sia minacciata.

I paesi europei hanno avvertito che la situazione sempre più tesa alla frontiera potrebbe portare a un conflitto con la Bielorussia che, insieme alla Russia, non potrebbero che reagire a qualsiasi nuovo dispiegamento di truppe della Nato nell’Europa orientale.

Già molta preoccupazione ha suscitato la presenza di un piccolo contingente di militari britannici al confine della Polonia. La scorsa settimana la Russia ha effettuato esercitazioni militari in Bielorussia con bombardieri e paracadutisti per testare le loro difese aeree congiunte.

I responsabili della politica estera dell’UE e della Bielorussia domenica hanno parlato per la prima volta direttamente della crisi dei migranti. Josep Borrell ha reso noto di aver parlato al telefono con il ministro degli esteri bielorusso, Vladimir Makei, della “precaria situazione umanitaria” al confine tra Bielorussia e Polonia.

Ma la conversazione telefonica tra il ministro bielorusso e Borrell è avvenuta alla vigilia della riunione dei ministri degli esteri dell’Unione Europea tenutosi ieri a Bruxelles, dove è stato approvato un nuovo quadro giuridico che permetterà di imporre ulteriori sanzioni alla Bielorussia per la crisi dei confini.

Le sanzioni annunciate dall’Unione Europea dovrebbero colpire i funzionari bielorussi, nonché le agenzie di viaggio e le compagnie aeree che hanno aiutato a trasportare i migranti in Bielorussia. I funzionari europei sono riusciti a concludere accordi con diverse compagnie aeree per limitare i voli con i migranti verso la Bielorussia.

Due diplomatici europei hanno dichiarato giovedì che l’UE sta valutando l’imposizione di sanzioni al principale aeroporto della Bielorussia nel tentativo di rendere più difficile per le compagnie aeree l’ingresso di migranti.

Commentando i colloqui, il ministro degli Esteri bielorusso, Makei ha affermato che qualsiasi sanzione sarebbe “senza speranza” e “controproducente”.

“La Bielorussia non vuole un conflitto di confine, il conflitto semmai è necessario alla Polonia”, ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko citato dall’agenzia di stampa statale Belta.

“Siamo pronti a rimandare i migranti in patria, ma loro non vogliono tornare”, ha aggiunto, dicendosi pronto anche a trasportare i migranti in Germania, con i jet della compagnia di bandiera Belavia.

Lukashenko non ha risparmiato staffilate alla Polonia e all’Unione Europea: “I nostri giornalisti e altri traggono conclusioni corrette, ovvero che la Polonia ha bisogno di questo conflitto al giorno d’oggi. Ci sono problemi interni più che sufficienti, problemi con l’Unione Europea“, ha detto il presidente bielorusso.

Aggiungendo che: “Ci minacciano di sanzioni. Ok, aspettiamo e vediamo. Pensano che io stia scherzando. Che sia una minaccia vuota. Niente del genere. Combatteremo. Abbiamo raggiunto il limite. Non c’è spazio per una ritirata“.

Crescono intanto le proteste di molte testate giornalistiche europee verso la Polonia per aver impedito ai reporter di coprire la situazione sul confine bielorusso (in Italia lo riporta Art.21).

La questione è esplosa ieri, quando una troupe di RT è stata arrestata dopo essere entrata nella zona. Il reporter di RT France David Khalifa e il cameraman Jordi Demory, entrambi di nazionalità francese, sono stati arrestati lunedì dopo essersi avvicinati al confine dal lato polacco vicino alla città di Usnarz Gorny.

Il rifiuto di Varsavia di fornire l’accesso a un luogo che richiede l’attenzione della stampa sta “chiaramente violando gli standard europei per la libertà dei media“, ha detto Ricardo Gutierrez, segretario generale della Federazione europea dei giornalisti.

L’arresto dei giornalisti di RT France “è stato un atto di censura da parte del governo polacco“, ha detto alla filiale francese di RT, aggiungendo che diversi giornalisti polacchi erano stati precedentemente sottoposti allo stesso trattamento. La Polonia ha vietato alla stampa di entrare nella zona di confine all’inizio di settembre.

Le agenzie umanitarie hanno denunciato la crescente crisi umanitaria poiché migliaia di richiedenti asilo, molti provenienti da Iraq e Siria, soggiornano nei campi provvisori al confine con la Polonia con temperature che scendono sotto lo zero.

Sabato, il vettore siriano Cham Wings Airlines ha dichiarato che interromperà i voli per Minsk “a causa della difficile situazione al confine tra Bielorussia e Polonia e perché la maggior parte dei viaggiatori sui nostri voli per Minsk sono cittadini siriani“. Anche la Turchia ha bloccato i voli per i migranti provenienti da Istanbul.

Tuttavia, le tensioni al confine sono continuate. La polizia polacca ha riferito che sabato ci sono stati 223 tentativi di attraversare il confine dalla Bielorussia e che un gruppo di 50 persone ha sfondato le difese al confine con la Polonia vicino al villaggio di Starzyna. Successivamente sono stati catturati dalla polizia polacca e riportati al di là del confine.

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