Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

16/03/2025

La maggioranza del paese è contro il riarmo. C’è spazio per lavorarci sopra

Il 39% degli italiani sondati dall’Ipsos (riportato sul Corriere della Sera) sono contrari al piano di riarmo europeo. I favorevoli sono il 28%. Sul conflitto in Ucraina il 57% si dichiara equidistante tra Russia e Ucraina, mentre i sostenitori di Kyev sono scesi dal 55% del marzo 2022 al 32% di questa ultima rilevazione.

Un altro sondaggio, questa volta di Euromedia (oggi su La Stampa) rivela che il 49,9% degli italiani è contrario all’invio di armi all’Ucraina mentre il 54,6% è contrario all’aumento delle spese militari (favorevole il 33,5%).

Si conferma in sostanza la contrarietà della maggioranza della popolazione alle avventure militariste in cui i governi europei e quello italiano vorrebbero trascinarci.

Questi sondaggi dimostrano che la costruzione del consenso intorno al riarmo europeo e alla escalation bellicista dovrà ancora lavorare molto per convincere la gente che riarmarsi è inevitabile e che la guerra può diventare un male necessario.

Hanno cominciato a provarci con la manifestazione “europeista” di ieri a Piazza del Popolo, mobilitando tutte le cordate mediatiche, politiche, artistiche, associative del mondo liberaldemocratico, mettendo insieme i convinti riarmisti e quelli che dicono una cosa e poi ne fanno un’altra, in una eterna contraddizione che li ha resi sempre meno credibili.

Per molti versi l’ipocrisia europeista sentita in Piazza del Popolo è altrettanto pericolosa e inquietante come le rodomontate della destra.

Hanno anche provato ad occultare prima, durante e dopo, la contromanifestazione che a meno di un chilometro di distanza – in piazza Barberini – diceva invece No al riarmo europeo e non uomo né un euro per le loro guerre.

La sproporzione delle capacità mobilitative tra le due piazze non aveva confronti, eppure Piazza Barberini ha cominciato a riempirsi fino a doversi trasformare in un corposo corteo. In qualche modo la piazza alternativa ha sentito sulle spalle la possibilità di dare voce a quello che i sondaggi rivelano essere il sentimento prevalente nella società.

Questo conferma che in alcune occasioni occorre avere il coraggio di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, e che il creare una polarizzazione con punti di riferimento politicamente nitidi è assai più efficace che limitarsi a dichiarazioni di presa di distanza.

I sondaggi ci confermano che lo spazio sociale per una opposizione al riarmo e alla guerra c’è ancora. Si tratta di sperimentare e capire come dargli rappresentanza, affinché diventi ingombrante per un governo che rischia di trascinarci nella catastrofe bellicista e diventi un insormontabile ostacolo sulla strada anche di governi diversi dall’attuale ma che perseguono gli stessi scopi.

C’è uno spazio da attraversare e un pericolo da sventare. Al lavoro.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento