Nomina di un comitato costituente incaricato di presentare modifiche
alla costituzione da sottoporre a referendum. Poi arriveranno le
elezioni legislative e, una volta insediato il nuovo Parlamento, nel
giro di una settimana dovranno essere convocate anche le elezioni per un
nuovo presidente.
E' questa la Road Map tracciata dal presidente a interim egiziano, Adly Mansur, per superare la traumatica destituzione del presidente islamista Mohamed Morsi da parte delle Forze Armate.
In particolare il documento prevede che entro 15 giorni sia istituita una commissione costituente che entro due mesi presenti alla presidenza gli emendamenti alla Costituzione voluta dai Fratelli Musulmani e sospesa nel colpo di stato della scorsa settimana. Gli emendamenti saranno quindi sottoposti a referendum popolare
entro un mese dalla loro presentazione. Svolta la consultazione
popolare, entro due mesi, cioè entro la fine dell'anno, si dovranno
tenere le elezioni parlamentari. Solo allora, con una nuova costituzione
e un Parlamento funzionante, saranno indette nuove elezioni presidenziali.
Ad annunciare in piena notte le proposte del presidente ad interim
sono stati i mezzi d'informazione egiziani al termine di una giornata
drammatica segnata dal massacro al Cairo di 51 sostenitori di Morsi sui
quali ha aperto il fuoco la Guardia Repubblicana.
E' difficile
credere che l'annuncio della Road Map di Mansour riesca a placare la
rabbia dei Fratelli Musulmani per il golpe della scorsa settimana. Ieri
il movimento islamista ha lanciato appelli alla sollevazione popolare e ha
annunciato nuovi raduni per oggi. E' una situazione che rischia di
sfuggire al controllo anche dei militari ha avvertito l'imam Ahmad Tayyeb, del centro Al-Azhar del Cairo e massima autorità dell'Islam sunnita.
L'impressione di tanti è che i prossimi 3-4 giorni diranno se l'Egitto
riuscirà a evitare la catastrofe della guerra civile e ad avviarsi per
un nuovo sentiero politico.
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