due fatti di cronaca mi hanno turbato, come pendolare, utente della metro e come macchinista...
L'altro ieri a Roma un treno della metro B è partito da Termini con una porta aperta.
Tutti hanno accusato il macchinista perché è partito.
Qualcuno lo vorrebbe 'licenziare'.
Ieri, sempre a Roma, un treno della metro B non è partito da Tiburtina con una porta aperta.
Tutti hanno accusato il macchinista perché non è partito.
Qualcuno lo voleva 'linciare'.
Linciati o licenziati: una scelta etica e professionale difficile da prendere su due piedi.
Suggerimento: perché non si convoca, di volta in volta, un Consiglio d'Amministrazione per stabilire se, con una porta rotta, il treno deve partire o no?
Amministratori, dirigenti e macchinisti Atac: linciati o licenziati insieme!
Ciao
Dante
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PS. Per chi fosse interessato ai dettagli: http://www.inmarcia.it/porte-killer#elenco
Vedi anche: http://contropiano.org/video/item/32052-perche-l-autobus-non-passa-atac-roma
Fonte
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