Un evento che può scatenare di nuovo la rivolta in Palestina è accaduto poche ore fa, con una dinamica assai peggiore della "passeggiata" di Sharon nel settembre del 2000 che provocò la Seconda Intifada.
La polizia israeliana questa mattina è entrata nella moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, ritenuta il terzo luogo santo dell'Islam. Ci sono stati scontri con alcuni giovani palestinesi e addirittura all'interno del tempio sono stati lanciati gas lacrimogeni mentre la polizia ha bloccato l'accesso all'edificio. All'interno della moschea c'erano anche musulmani in preghiera.
La versione ufficiale fornita dalla polizia israeliana, è che la gravissima irruzione nella moschea aveva come obiettivo lo sgombero di giovani palestinesi sospettati di ammassarci petardi e bombe molotov in vista di una rivolta. Gli agenti, aggiunge la polizia di Tel Aviv, hanno avuto l'ordine di entrare per "alcuni metri" per rimuovere le barricate e chiudere i portali dell'edifico.
La gravissima provocazione potrebbe infiammare l'intero mondo musulmano che giudica l'azione delle forze di sicurezza dello Stato ebraico come una profanazione di un luogo sacro.
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