Mentre il consiglio comunale di Roma continua a discutere l’approvazione dell'assestamento di bilancio (e dovrà farlo entro venerdì), gli autisti dell'Atac hanno assediato il Campidoglio, un assedio rumoroso con fischietti e cori, per dire no alla privatizzazione, annunciata dal sindaco di Roma Ignazio Marino. Tra gli striscioni portati in piazza si legge: “Lavoratori e utenti a difesa della Roma-Lido”, “Per nascondere la verità c'hai messo contro l'intera città”. Sarà un caso ma la campagna di criminalizzazione degli autisti dell'Atac - condotta in modo sincronizzato dai mass media - ha portato come primi risultati l'accelerazione della privatizzazione dell'azienda e l'arrivo all'assessorato alla mobilità del personaggio più improbabile e inquietante per il settore trasporti: il senatore del Pd Stefano Esposito, un sostenitore della Tav e un persecutore feroce dei No Tav. Non solo. Il giovane autista che in un video aveva smascherato il disservizio sistematico nei trasporti che penalizza gli utenti, è stato sospeso dall'azienda.
I tranvieri dell’Atac, in larghissima parte giovani, sono decisamente imbufaliti con le scelte dell’amministrazione comunale ma soprattutto con il clima di criminalizzazione creato ad arte nella città contro di loro. "Abbiamo scelto il Campidoglio per la nostra protesta perché le dichiarazioni di Marino sono imbarazzanti - ha detto l’autista Micaela Quintavalle, animatrice di Cambia-Menti. “Ci ha scaraventato contro l'utenza, volendo dimostrare che la colpa è degli autoferrotranvieri. C'è un macabro disegno, la colpa dei disservizi è della 'troika romana': governo locale e attuale, organizzazioni sindacali più rappresentative e dirigenza. Ma in piazza c’è n’è per tutti. “Ieri il neo assessore Esposito, l’uomo della Tav, ha detto che si prenderà tre mesi di tempo - spiegano i lavoratori - ma tre mesi non ci sono. Lui e Marino vogliono dare Atac in pasto ai privati dopo averci fatto firmare un accordo vergognoso ma che prevedeva la permanenza di Atac in house fino al 2019: il trasporto è un servizio pubblico e ha bisogno di rimanere tale. Il nostro obiettivo è che il servizio rimanga pubblico, Marino scenda e venga a parlare con noi lavoratori e utenti o riceva una delegazione, perché se è in buona fede è disinformato". Tra i tranvieri si sono fatti vedere il deputato Di Battista - intervenuto anche con un megafono in piazza - e i consiglieri comunali del M5S. E' scesa anche la consigliera di Sel Cesaretti, presidente della Commissione Mobilità.
Ad aumentare la rabbia dei tranvieri e la tensione, è poi arrivata la notizia che l’azienda ha sospeso Christian Rosso, il giovane autista che in un video diventato virale nella rete, aveva spiegato i motivi del disservizio che sta trasformando in un calvario la vita di migliaia di pendolari e utenti. "Atac mi ha sospeso a tempo indeterminato perché ho pubblicato in un video i veri motivi per cui gli autobus non passano: perché non ci sono mezzi per circolare, non per colpa dei lavoratori" ha denunciato l’autista dell'Atac che nei giorni scorsi aveva postato un video denuncia che ha fatto il giro del web ed oggi presente alla manifestazione degli autisti in piazza del Campidoglio. "Due minuti prima del turno - ha spiegato Rosso - sono venuti a notificarmi la sospensione, ci sono anche rimasti male loro perché nemmeno ho letto il foglio che mi hanno consegnato. Non mi interessa, io voglio davvero che i cittadini sappiano". Al suo annuncio è esplosa la rabbia dei colleghi che gli hanno espresso solidarietà.
Foto di Patrizia Cortellessa
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