Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

19/12/2016

Libano - Formato il governo Hariri delle larghe intese

di Davide Lemmi

Dopo oltre un mese e mezzo di consultazioni, il Primo Ministro disegnato, Saad Hariri, ha raggiunto l’accordo tra le parti e ufficializzato la nascita del nuovo Governo. L’annuncio è avvenuto nella serata di domenica di fronte alle telecamere della televisione di Stato. Larghe intese e priorità stringenti, l’esecutivo presieduto dal leader del Movimento Futuro è composto da 30 ministri e dalla totalità delle forze politiche dell’Assemblea Nazionale, eccetto il partito cristiano falangista che ha rigettato la proposta di ministero offerta dal neo Premier Hariri.

Gebran Bassil, del Movimento Patriottico Libero, Ministro degli esteri, Ali Hassan Khalil, Amal, Ministro delle finanze e Nouhad Machnouk, della coalizione futuro, Ministro degli Interni, la ripartizione delle cariche ha seguito il copione dell’inclusione. Anche Yacoub al-Sarraf e Cesar Abou Khalil rientrano nella squadra di Governo, rispettivamente con le cariche di Ministro della Difesa e Ministro dell’energia e dell’acqua. “Un nuovo Governo è stato formato”, così il Premier Saad Hariri davanti alle telecamere della televisione di Stato, “Un esecutivo di unità nazionale che si metterà a lavoro immediatamente sui problemi legati all’energia, alla spazzatura e alla distribuzione dell’acqua”. Il Governo d’intenti, come lo ha definito il leader del Movimento Futuro, includerà anche tre novità: il ministero con portafoglio dell’anti-corruzione, il ministero per gli affari femminili e il ministero per i diritti dell’uomo.

“In cooperazione con il Parlamento, cercheremo di trovare una legge elettorale che soddisfi tutto lo spettro politico” ancora Hariri, durante il discorso inaugurale, “in cima alle priorità ci sarà anche la questione sicurezza e la stabilità del paese”. La guerra civile in Siria torna al centro del dibattito e l’obiettivo dichiarato è quello di “isolare il paese da influssi negativi provenienti dall’esterno”. Nel nuovo Governo spazio anche a Hezbollah. 

Nonostante in passato Saad Hariri abbia dichiarato numerose volte di ritenere il “Partito di Dio” responsabile diretto della morte del padre nel 2005, assegna due ministeri al movimento sciita e perpetua la causa di Governo di unità nazionale. Un saluto di vicinanza ai cittadini di Aleppo e la volontà di intervenire sulla questione rifugiati siriani in Libano, il Primo Ministro annuncia un ministero speciale per i profughi e compie un appello alla comunità internazionale affinché “si prenda le responsabilità per aiutare il paese a sopportare il peso dei rifugiati”.

Vero fulcro dell’iniziativa di Governo sarà però la legge elettorale. Le ultime elezioni in Libano si sono svolte nel giugno del 2009, ma superati i cinque anni di vita, naturale scadenza per l’organo rappresentativo, il Parlamento ha avuto due deleghe per affrontare problemi contingenti, quali rischio jihadismo e stagnazione economica. Passati due anni dalla normale decadenza dell’Assemblea Nazionale, i partiti spingono verso nuove elezioni. “Organizzeremo le elezioni a metà del prossimo anno”, ancora Hariri, “in questo senso il nuovo esecutivo può essere considerato un Governo ponte”.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento