E’ stata eclatante, e ha fatto il giro sui social, l’aggressione ai danni di un pensionato per le strade di Leon. Questo fatto è stato uno dei motivi per il quale gli studenti, sebbene la riforma INSS non li colpisca direttamente, sono scesi in piazza in difesa de mis viejos – della mia famiglia –, come dicono. Rispondono alla violenza con la violenza. La Policia nacional non fa niente per evitare il contatto tra i due gruppi – se ne sta ferma agli angoli delle strade fino all’intervento degli antimotin (antismommossa) – sebbene siano ben riconoscibili.
I primi, la JS, indossano magliette bianche e caschi integrali, si muovono in piccoli gruppi e sventolano la bandiera rosso-nera del FSLN, mentre i secondi quella nazionale del Nicaragua a strisce bianco-celesti.
A differenza dei pubblici deliri della Vicepresidente Rosario Murillo, che vede le cose esattamente al contrario di come le ho descritte, i nicaraguensi si sono uniti sotto la bandiera nazionale e non c’è nessun partito che li manovra né alcun leader al comando.
L’età media del Nicaragua è di 22 anni.
A 59 anni dal masacre estudiantil, avvenuto a Leon da parte della Guardia Nacional del dittatore Somoza nei confronti di 4 studenti della Universidad Nacional Autonoma de Nicaragua (UNAN) – solo oggi – 21 aprile – si contano in tutto il paese 7 morti e centinaia di feriti. Inoltre il CUUN di Leon – Centro Universitario de la Universidad Nacional – è stato dato alla fiamme dagli studenti universitari che accusano la dirigenza stessa di appoggiare la riforma impopolare INSS.
A Managua son stati dati alle fiamme anche vari alberi della vita – infrastrutture in ferro a forma di albero alte 25m, dal costo di 20.000 dollari ciascuno – il simbolo del governo Ortega-Murillo.
La piazza grida: “Daniel, Somoza son las mismas cosas” e a meno che lo stesso Ortega non faccia un passo indietro e si metta a sedere a un tavolo con le parti per rinegoziare la riforma, i morti, da una parte o dall’altra, sono destinati ad aumentare.
Per Senza Soste: Rigoberto López Pérez
Nota di redazione: alcune immagini degli esiti degli scontri erano davvero troppo cruente e abbiamo preferito non caricarle, al momento si registrano 10 morti nelle proteste
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