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04/08/2023

La grande cazzata sugli “occupabili”. Quando un governo mente sapendo di mentire

Negli ultimi 10 anni una persona su quattro ha trovato lavoro grazie al passaparola di amici e parenti.

Il 56 per cento degli occupati ha trovato lavoro tramite canali di ricerca informali, complice anche la digitalizzazione degli strumenti di ricerca, che ha facilitato i processi di networking e la possibilità di stabilire contatti in ambito lavorativo.

Questi dati emergono da un rapporto dell’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), presentato al Festival del Lavoro il 23 giugno 2022.

In pratica i Centri per l’Impiego ai quali dovrebbero rivolgersi i disoccupati “occupabili” non sono lo strumento per trovare lavoro.

“Fa sorridere poi chi parla di riformare i centri per l’impiego (che sono 556 in tutta Italia, con 8 mila dipendenti) in pochi mesi. Questi antichi strumenti di incontro tra offerta e domanda di lavoro non funzionano più ormai da tempo: su 2 milioni di persone che vi si rivolgono all’anno, solo 37 mila trovano lavoro, l’1,8%”.

Questo era quanto scriveva una nota esponente politica di centro-destra contraria al Reddito di Cittadinanza nel 2018. Nel 2019 questa percentuale era salita al... 2,1%.

Ma oggi, cinque anni dopo, la situazione è la stessa. Le occasioni di lavoro NON passano per i Centri per l’Impiego ma per vie dirette. In pratica i “datori di lavoro” (sic!) NON fanno passare le richieste di assunzione tramite i Centri per l’Impiego.

Da quando sono stati sciolti gli uffici di collocamento (era il 1997 e grazie al Pacchetto Treu, ndr) e introdotti i Centri per l’Impiego, il lavoro non ha più avuto nessuna sede di incontro tra domanda e offerta “regolata” da graduatorie e meccanismi verificabili.

Se non si obbligano le aziende a passare attraverso i Centri per l’Impiego per assumere – come avveniva con gli Uffici di Collocamento – non c’è alcuna riforma credibile né su questi strumenti né sul lavoro, tantomeno sulla “occupabilità”.

È questa la ragione per cui chi si è visto togliere il Reddito di Cittadinanza oggi non ha alcuna possibilità seria di occupazione.

Chi continua a ripetere la contrapposizione tra reddito e occupabilità è un infame e un bugiardo.

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