Secondo quanto riportato dai mass media internazionali, alti ufficiali tedeschi avrebbero accidentalmente fatto trapelare segreti militari alla Russia per mezzo di una registrazione audio di una riunione in videoconferenza.
Al centro della conversazione in questione, il no di Berlino alla consegna di missili a lungo raggio Taurus a Kiev, oltre ad alcune indiscrezioni sul ruolo della Gran Bretagna nella guerra. Il tutto è poi finito in un servizio sul network televisivo russo Russia Today. A quel punto la bomba è esplosa con grande imbarazzo sia per la Germania che per la Gran Bretagna.
Alla riunione, quattro ufficiali, tra cui il capo dell’aviazione militare tedesca Ingo Gerhartz, discutono gli scenari di dispiegamento per i missili “Taurus” in preparazione di un incontro con il ministro della Difesa Pistorius. Gli alti ufficiali giungono alla conclusione che una consegna e un rapido dispiegamento sarebbero stati possibili solo con la partecipazione dei soldati tedeschi sul posto, cioè in Ucraina.
Un addestramento all’uso dei “Taurus” da parte dei soldati ucraini richiederebbe infatti dei mesi. A quel punto vengono discusse varie opzioni per nascondere il coinvolgimento diretto della Bundeswehr nel dispiegamento dei “Taurus”. In questo modo, l’azienda produttrice può trasmettere i dati di destinazione richiesti o questi possono essere consegnati in auto attraverso la Polonia.
Il ponte che collega la terraferma con la Crimea costruito dai russi, così come i depositi di munizioni nella penisola, sono stati discussi come obiettivi. Si fa poi menzione della presenza di soldati britannici in Ucraina per aiutare a lanciare missili da crociera britannici e francesi. Uno degli alti ufficiali, Ingo Gerhartz definisce i missili Taurus un “super strumento”, mentre altri parlano di un “punto di forza unico” nelle capacità dell’arma tedesca.
L’intercettazione è piombata come un macigno anche sulla politica tedesca.
Giovedì sera, in un evento pubblico a Dresda, il cancelliere Olaf Scholz aveva giustificato il suo rifiuto di consegnare missili da crociera “Taurus” a Kiev e di inviare soldati tedeschi con insolita chiarezza. Venerdì, la Russia ha reso pubblica sul network televisivo Russia Today la registrazione della riunione interna degli alti ufficiali dell’aeronautica tedesca svoltasi il 19 febbraio. Non è stata specificata una fonte per la registrazione di ben 38 minuti. Il cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha parlato di una “questione molto seria” durante la visita a Roma sabato in occasione dell’assemblea del Partito Socialista Europeo. Il governo tedesco era appena uscito con grande imbarazzo dall’incidente nel Mar Rosso in cui una propria nave militare aveva abbattuto un drone Reaper statunitense dopo averlo scambiato per un drone degli Houti.
A complicare le cose, ci sono infatti le dichiarazioni del generale tedesco Ingo Gerhartz che hanno inguaiato anche le forze armate britanniche. Nel corso della conversazione intercettata Gerhartz aveva discusso della possibile consegna dei missili tedeschi Taurus, più precisi degli Storm Shadows: “Se ci vengono chiesti i metodi di consegna, so come fanno gli inglesi. Lo fanno completamente in termini di “reach-back”. Hanno diverse persone sul posto”.
Un altro partecipante alla chiamata – si ritiene che sia il generale di brigata Frank Graefe – avrebbe poi aggiunto anche dettagli sull’addestramento delle truppe ucraine sul suolo tedesco, pronte a tornare in patria. “La giusta linea d’azione sarebbe poi che la Gran Bretagna prendesse il comando. Immaginate il casino se i media lo scoprissero”, avrebbe ammesso l’alto ufficiale.
Scoppiata la “bomba”, il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius ha accusato il Presidente russo Vladimir Putin di cercare di «destabilizzare» il Paese, in seguito alla diffusione da Mosca degli scambi confidenziali tra ufficiali tedeschi sulle forniture di armi all’Ucraina. «Si tratta semplicemente di usare questa registrazione per destabilizzare» e minare «l’unità» della Germania. «L’obiettivo è chiaramente quello di minare la nostra unità, di seminare divisione politica in patria, e spero sinceramente che Putin non ci riesca e che rimarremo uniti», ha spiegato. Ma il ministero della Difesa tedesco ha dovuto ammettere che la registrazione è autentica e che è stata «intercettata».
“Sì, certo”, ha detto il vicepresidente del Bundestag quando gli è stato chiesto dal giornale tedesco Handelsblatt se la vicenda delle intercettazioni nella Bundeswher potrebbe mettere a repentaglio la cooperazione con altri partner.
Sulle ripercussioni nelle relazioni con i vertici politici e militari britannici, la frittata fatta dai vertici militari tedeschi sta creando non pochi imbarazzi e problemi.
Tobias Ellwood, ex ministro della Difesa britannico, ha dichiarato al The Guardian che la fuga di notizie è imbarazzante per Berlino, anche se ha detto alla BBC che la Russia probabilmente sapeva della presenza britannica, data l’intensità delle sue attività di spionaggio.
Ma questo non dovrebbe “impedire che nei corridoi diplomatici si svolgano serie conversazioni tra Germania, Gran Bretagna e Nato, e che si discuta anche del motivo per cui ciò è avvenuto”, ha aggiunto Ellwood.
La Gran Bretagna, secondo The Guardian, ha confermato la presenza di un “piccolo numero di personale militare” in Ucraina martedì della scorsa settimana, anche se non ha detto quali compiti stessero svolgendo, tra le preoccupazioni che qualsiasi potenziale coinvolgimento in combattimento possa essere considerato da Mosca come un’escalation.
L’ultimo “incidente” delle intercettazioni dei vertici militari tedeschi (ai quali andrebbe aggiunto l’abbattimento per errore di un drone statunitense nel Mar Rosso, ndr), viene così sottolineato dal quotidiano Handesblatt: “Tutto ciò distrugge la fiducia e, sfortunatamente, si inserisce abbastanza bene nella serie di fallimenti della politica di sicurezza nella questione della Russia. Ci sono i documenti della NATO che sono andati ai russi nel corso dell’approvazione del Nord Stream 2. C’è il caso del doppio agente smascherato del BND. E c’è la rivelazione della scorsa settimana che il manager di Wirecard, Jan Marsalek, è stato una spia russa per anni”.
L’intercettazione rivelata da Russia Today ha solo reso evidente quello che la Nato sta facendo da tempo cioè aver già inviato i propri specialisti militari sul territorio ucraino per partecipare alla guerra contro la Russia. Non ci sono solo i britannici ma anche francesi, statunitensi, polacchi, scandinavi etc. Ma rivela anche come l’ossessione con cui il militarismo di ritorno in Germania sta accelerando il suo ritrovato protagonismo sulla scena internazionale, sta già provocando un sacco di guai – per ora ai propri alleati. Sarebbe meglio stopparlo alla nascita prima che ne inneschi di maggiori.
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