Primo venerdì di Ramadan, scendono in piazza sostenitori e oppositori di
Morsi. In Sinai ucciso un poliziotto. Nuove accuse della magistratura
all'ex presidente.
AGGIORNAMENTO ore 15.30
UN UOMO DI SINISTRA COME VICE-PREMIER
Il premier ad interim, Hazem el-Beblawi, ha scelto il suo vice: si
tratta dell'avvocato Ziad Bahaa El-Din, membro del partito di sinistra
social-democratico. Lo ha annunciato alla stampa lo stesso Beblawi,
aggiungendo di voler terminare la nomina dei ministri del nuovo
esecutivo entro pochi giorni.
AGGIORNAMENTO ore 14.45
RELIGIOSO SALAFITA INCITA AL MARTIRIO PER MORSI
Migliaia di sostenitori del deposto presidente Morsi stanno manifestando
al Cairo, cantando slogan contro l'esercito e mostrando foto del
presidente islamista. I manifestanti hanno marciato dalla moschea di
Rabaa Al-Adawiya. "Siamo pronti a rimanere in piazza per un mese, due
mesi, un anno o anche due", ha detto alla folla il religioso salafita
Safwat Hegazi. Hegazi ha chiesto ai manifestanti di non lasciare le
piazze fino a quando Morsi non tornerà al potere o "di morire come
martiri".
Manifestazioni anche a Giza. Si attende anche la contro-manifestazione
delle opposizioni in piazza Tahrir e di fronte al palazzo presidenziale
di Ittihadiya dopo il tramonto.
AGGIORNAMENTO ore 12.15
NUOVO GOVERNO ENTRO UNA SETTIMANA
Mentre i sostenitori di Morsi si stanno radunando al Cairo per iniziare
la manifestazione di protesta contro il colpo di Stato militare, il
premier ad interim Beblawi ha annunciato che il nuovo governo potrebbe
giurare entro la prossima settimana.
dalla redazione
Roma, 12 luglio 2013, Nena News - Un altro venerdì caldo quello
che attende oggi l'Egitto, a pochi giorni dalla deposizione del
presidente Morsi con un colpo di Stato militare e la creazione di un
governo ad interim. Proseguono le violenze anche nella Penisola del
Sinai, dove questa mattina un poliziotto è stato ucciso da un gruppo di
militanti armati in un attacco ad un checkpoint militare.
Oggi sostenitori e oppositori dei Fratelli Musulmani hanno indetto diverse manifestazioni, nel primo venerdì di Ramadan.
La Fratellanza ha chiamato a scendere nelle piazze del Cairo per
protestare contro la cacciata di Morsi e a marciare verso la sede della
Guardia Repubblicana e verso il palazzo presidenziale, mentre le
opposizioni si ritroveranno in Piazza Tahrir. Il timore di ulteriori
violenze è forte dopo il massacro di lunedì quando 53 sostenitori del
movimento islamico sono stati uccisi vicino alla sede della Guardia
Repubblicana, dove si pensa sia detenuto Morsi.
E proprio Morsi resta al centro dell'attenzione della magistratura che sta ora indagando sull'evasione
dalla prigione di Wadi el-Natroun del presidente e di altri 30 leader
della Fratellanza durante le proteste del 2011. Secondo i procuratori,
ad aiutare il deposto presidente all'epoca furono militanti di Hamas:
le prove sarebbero state raccolte dalla corte della città di Ismaiylia,
sul Canale di Suez, che avrebbe a disposizione una serie di
testimonianze.
Hamas ha sempre negato le accuse, che se dimostrate proverebbero una
volta di più il significativo ruolo del movimento islamista palestinese
nella questione egiziana, anche alla luce della notizia circolata ieri
secondo la quale 32 militanti di Hamas sono stati uccisi in Sinai
dall'esercito egiziano negli ultimi giorni.
Sul piano politico il nuovo premier, Beblawi, sta procedendo con la
formazione del nuovo esecutivo e apre la porta alla Fratellanza, che per
ora ha rigettato l'offerta di partecipare alla creazione di un
esecutivo che considera illegittimo e anti-democratico. Secondo fonti giornalistiche, Beblawi avrebbe già individuato due terzi del nuovo governo.
A livello internazionale, gli Stati Uniti non sembrano voler prendere
posizioni estreme ed evitano di definire la caduta di Morsi un colpo di
Stato. Ieri fonti militari del Pentagono hanno confermato l'invio al
Cairo di quattro jet F16, parte di un accordo di vendita firmato lo
scorso anno.
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