Un ragazzo di 22 anni, incensurato, è caduto da una finestra del terzo piano della questura ed è morto.
Il ragazzo era stato portato in questura dopo l'intervento della polizia - in piazza Piola - per la segnalazione di una lite in famiglia scoppiata attorno alle 4.30 di stamani. Una donna ha chiamato il 112 dicendo di sentire delle urla provenire dalla casa dei vicini. Il figlio (il 22enne poi caduto dalla finestra) avrebbe aggredito i genitori colpendoli al volto e questi, spaventati, hanno lasciato l'appartamento: la madre è andata al commissariato Città studi, il padre a casa del figlio maggiore. Quando la volante è arrivata all'appartamento c'era la porta aperta ma era vuoto.
Durante l'ispezione sono tornati il padre e il fratello maggiore, che poco dopo hanno iniziato le ricerche del 22enne, trovandolo nei pressi della chiesa in piazza Bernini. Appariva, secondo i poliziotti, in forte stato confusionale. Attorno alle 6.30 è stato convinto ad andare in questura dove non è stato portato nella camera dei fermati, e qui sottoposto ad accertamenti da parte del 118. I paramedici hanno riscontrato parametri nella norma e una condizione di apparente serenità nel ragazzo che - spiegano dalla questura - continuava a chiedere un aiuto medico. Per questo motivo è stata chiamata un'ambulanza per il trasporto in ospedale. Durante lo spostamento all'interno della questura - riferisce la Polizia in una nota che ricostruisce l'accaduto - si sarebbe "lanciato da una finestra".
Ci sia consentito attendere altri riscontri prima di prendere per buona questa versione che, come ci sembra evidente, risulta alquanto contraddittoria. Non è infatti il primo caso, nella storia, di fermato dalla polizia portato in questura a Milano, che si comporta "con molta calma" e poi - inspiegabilmente - "si lancia dalla finestra".
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