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15/07/2015

Terrà l'accordo tra Eurozona e Grecia? Per ora i dubbi sono tanti

Tutto è ancora lungi dall'essere sistemato,  anche perché, come scriveva ieri Krugman sul New York Times, gli obbiettivi posti dall'accordo (3,5% di avanzo primario, ovvero mancata spesa pubblica, e 50 miliardi di fondo di garanzia) sono economicamente insostenibili. Se lo fossero, secondo diversi analisti finanziari, la Grecia vedrebbe contrarre il proprio Pil del 10%, trovandosi nella condizione di non avere risorse per pagare il debito.

Sembra davvero un patto instabile, fatto per non vedere le borse travolte da un crack disordinato della Grecia. Oppure per favorire un po' di speculazione visto che lo stesso Draghi, settimane fa, aveva detto "aspettatevi volatilità". Tradotto in italiano: quel su e giù delle borse utile per generare profitti per chi sa farli. E di su e giù ce ne sono stati.

Altro nodo serio, per la tenuta dell'accordo, è la difficoltà a trovare un accordo a 28 paesi, l'intera Ue, per finanziare l'intera architettura del progetto. Sono diversi poi i parlamenti che dovranno votare l'accordo (la Germania due volte). Intanto gli inglesi non vogliono mettere fondi Ue nel "salvataggio" greco. E il ministro dell'energia greco ha chiesto ufficialmente a Tsipras di stracciare l'accordo. Poi ci sono 100 parlamentari tedeschi CDU-CSU che non vogliono votare l'accordo per far fuori Angela Merkel e mettere qualcuno ancora più falco. Non crediamo ce la faranno ma sposteranno ancora più a destra la Merkel rendendo il voto in Grecia difficilissimo.

Poi c'è il dettaglio che abbiamo segnalato ieri sul sito "There was no agreement today on bridge financing for Greece as there are still technical issues to deal with in the next days/hours. Bridge financing is very complex and technical experts looking into options, said Dijsselbloem" (cfr su http://www.fxstreet.com). Vale a dire che se non c'è accordo sul finanziamento ponte (che serve a stato e banche) salta tutto.

Dare per fatto un accordo con l'assenza di questi, ed altri, dettagli è cosa per effetto annuncio, per le borse etc. Ma non per la realtà.

E cosa dicono gli artefici dell'accordo? Greece drama is far from over, cioè che il dramma greco è lontano dalla conclusione, parola Deutsche Bank, una della banche con più titoli tossici in pancia del pianeta...

Redazione - 14 luglio 2015
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