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05/06/2016

200.000 euro in più a Benigni per i 6 minuti sulla Costituzione

C’è chi ha scritto;
“Ora dovrebbe stupire, che la critica più violenta gli sia arrivata da un altro grande attore, Dario Fo – un premio Nobel contro un premio Oscar – che arriva a parlare di “tradimento” e prevede che “sarà ripagato” (come se fosse Benigni ad aver bisogno della tv, e non viceversa)”. (Sebastiano Messina, La Repubblica)
O anche:
“Oggi tocca a Benigni passare nel breve volgere di un’intervista da genio comico che prendeva in braccio Berlinguer e in giro Berlusconi a Johnny Lecchino, approfittatore e voltagabbana, cantore non più di Dante ma di Renzi e addirittura di Verdini. Tutto perché ha detto che a ottobre voterà sì al referendum sulle riforme costituzionali. Come se un premio Oscar avesse bisogno di baciare le natiche al potere del momento per ottenere uno strapuntino di visibilità.”
Ma oggi apprendiamo che:
“Roberto Benigni è sicuramente uno dei più grandi artisti italiani ma certe cifre non possono non destare scalpore. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Fatto, la Rai avrebbe dato al comico toscano 200 mila euro per la registrazione del prologo di 6 minuti della replica di “La più del mondo” la trasmissione sulla Costituzione italiana mandata in onda la prima volta nel 2012 con grande successo: 12 milioni di telespettatori e 43% di share.

Endorsement di Benigni alla riforma costituzionale di Renzi

I vertici della tv pubblica hanno pensato di replicare la puntata il 2 giugno scorso. Hanno eliminato i riferimenti all’attualità di 4 anni fa ed hanno aggiunto un prologo di 6 minuti in cui Benigni afferma che “ad eccezione della prima parte sui diritti e doveri, la Costituzione si può ritoccare secondo quanto previsto dall’articolo 138”,  Un chiaro endorsement alla riforma costituzionale di Renzi che non è passato ovviamente inosservato.

Flop rispetto allo share del 2012

Ciò che invece rischiava di passare in secondo piano erano i costi dell’operazione: 200 mila euro per 6 minuti ovvero più di 33 mila euro al minuto. Cifra che un italiano medio non guadagna neanche in un anno di lavoro. Per la cronaca la replica di “La più bella del mondo” è stato un mezzo flop. Solamente il 15% di share, ben 28 punti in meno di quanto fatto nel 2012. (da Tiscali News)
Lo riferiscono numerosi organi di stampa, da Il Fatto Quotidiano all’agenzia Dire a cento altri.

Se è vero, si dovrà dar atto a Dario Fo di esser stato troppo buono, costringendolo a correggere il “ripagato” con un “prepagato”. Come una scheda telefonica, insomma...

p.s. Comunque ci deve essere una tariffa multinazionale per chi spara sulle costituzioni antifasciste e fa comunque mostra di buoni sentimenti. Tony Blair, ex premier sedicente laburista (come Renzi, più o meno) ha chiesto 330.000 sterline (460.000 euro) per un discorso di 20 minuti all’inaugurazione della conferenza mondiale sulla Fame nel Mondo.

p.s.2 Si può capire la frustrazione degli opinionisti dei media mainstream. Certe cifre, in così poco tempo, non le guadagneranno mai...

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