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17/12/2019

Com’è profondo il male...


Ok.

È vero che le sardine tolgono spazi pubblici agli altrimenti onnipresenti Salvini e Meloni.

È giusto non prendersela con loro perché non hanno ancora abolito la proprietà privata e collettivizzato i mezzi di produzione.

È doveroso non chiedere loro di risolvere i pluridecennali problemi della sinistra e del paese in dieci giorni o poco più.

È comprensibile sostenere che si tratti di popolo che si autorappresenta in attesa di una rappresentanza politica.

Epperò.

I sei punti politici presentati a Roma sono un po’ una cazzata o, quando va bene, delle grandi banalità, tipo la richiesta di un’informazione corretta (ciao belli!).

L’unica cosa sensata è l’abrogazione dei decreti sicurezza, il resto è da pazzi o da ragazzini “con la faccia di chi a scuola non vuole fare l’occupazione perché è illegale” (cit.).

Poi c’è un punto strano, un po’ stupido e un po’ (involontariamente) comico: l’equiparazione della violenza verbale a quella fisica. A pensarci bene, si tratta di un bel favore per un futuro regime: pensate a quanti arresti per una parola fuori posto...

Vale comunque anche il contrario: con la certezza che mandare affanculo Salvini sia uguale a dargli una bastonata, voi cosa fareste?

La foto è di Patrizia Cortellessa

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