L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici manifesta il proprio forte sconcerto per la decisione di infliggere sanzioni fino a quattromila euro, il massimo consentito, a taluni lavoratori del sindacato S.i. Cobas e altri manifestanti solidali di Prato, colpevoli solamente di aver esercitato i propri diritti costituzionali allo sciopero, alla riunione ed alla libera manifestazione del pensiero.
Si tratta di una delle prime applicazioni dell’art. 23 della Legge Salvini n. 132 del 2018.
La normativa, criticata anche nel parere del Consiglio Superiore della Magistratura al disegno di legge, conferma la sua ispirazione autoritaria e repressiva volta a soffocare ogni conflitto sociale.
Ciò è tanto più grave in questo caso, data la condizione di precarietà e sfruttamento dei lavoratori colpiti, in buona parte immigrati, deprivati di ogni possibilità di denunciare le gravi violazioni del diritto e della dignità umana di cui sono oggetto e di mobilitarsi contro di esse.
L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici si associa quindi alla lunga serie di soggetti politici e sociali che chiedono con sempre maggior forza l’abolizione dei cosiddetti decreti sicurezza che ogni giorno di più rivelano la propria natura di strumento al servizio di chi vuole mantenere nella società italiana le attuali diseguaglianze, aggiungendovi la repressione del dissenso.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento