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27/12/2019

Cile - Il Mir sulla Consulta cittadina e la Commissione mista

Comitato Centrale – Sulla «Consulta cittadina” e la Commissione mista – 17 dicembre 2019

Dichiarazione pubblica

Sulla “Consulta Cittadina” realizzata questo fine settimana e la proposta della Commissione Mista per la composizione dell’Organo costituente.

La scorsa domenica si è concluso il processo di consultazione cittadina promosso da Sindaci rappresentanti delle differenti forze che fanno parte del parlamento. Su questo processo, il Comitato Centrale del Movimento della Sinistra Rivoluzionaria – MIR, afferma quanto segue:

1. Valutiamo molto positivamente che oltre il 90% dei votanti si siano espressi a favore del fatto che la composizione dell’organismo costituente sia su base di rappresentanti eletti specificamente per questo scopo e che non ci sia partecipazione dei membri del Congresso nel processo.

2. Questi risultati dimostrano che, malgrado le forze al potere abbiano tentato di generare confusione proponendo il concetto di “Convenzione Costituente”, la cittadinanza attiva continua con chiarezza a cercare di generare un’Assemblea Costituente per i Lavoratori e i Popoli del Cile, che includa altre forze e non solo quelle che sono nel Parlamento.

3. In questo senso, continua ad essere fondamentale dar conto del fatto che il Potere Costituente Originario risiede nella nazione, e che non può essere usurpato da un potere derivato come quello dei Deputati e delle forze che hanno firmato l’ “Accordo per la Pace Sociale e la Nuova Costituzione”, dal momento che non è nelle loro prerogative quella di generare una Nuova Costituzione, e che tale esercizio è proprio dei popoli che formano una nazione.

4. Alla stessa maniera, è chiaro, nelle risposte ottenute questo fine settimana, che la cittadinanza sostiene fermamente che siano garantiti nella Costituzione diritti fondamentali come l’Istruzione, la Salute e la Previdenza, tra gli altri, cosa che si vede assolutamente messa a rischio dall’accordo di mantenere il quorum dei 2/3, perché basta che 1/3 si pronunci contro la garanzia di un diritto perché questo rimanga fuori dalla Costituzione.

5. È importante comprendere che la cittadinanza si aspetta che siano rispettati criteri come la parità di genere, seggi riservati ai popoli originari e che sia garantita la partecipazione di dirigenti sociali, dei posti di lavoro e degli indipendenti, abbassando le soglie affinché la loro partecipazione abbia uguali opportunità rispetto a quelle che hanno i militanti dei Partiti attualmente legali e che non esistano cittadini di prima e seconda categoria al momento di redigere una nuova carta costituzionale.

6. In questo senso, il fatto che i lavoratori si siano mobilitati ampiamente durante questi mesi in tutto il territorio nazionale esigendo un’Assemblea Costituente, contrasta con il fatto che la stessa popolazione non si sia sentita motivata a partecipare nelle scorse elezioni presidenziali, dove quasi il 60% si è astenuto e dove, del 40% votante, quasi un 10% abbia votato scheda nulla. Questo evidenzia che le forze presenti nel Congresso non sono riuscite a rappresentare gli interessi della cittadinanza, e pertanto è imperativo dare la possibilità a nuove forze di integrarsi allo spettro politico, abbassando le soglie per poter legalizzare Partiti e permettere che organizzazioni con un radicamento storico nel campo popolare, come lo è il MIR, abbiamo le possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di costruzione della nuova costituzione.

PER UNA VITA DEGNA PER TUTTE E TUTTI.

Continuiamo a lottare per un’Assemblea Costituente per i lavoratori e i popoli del Cile!

Comitato Centrale
Movimiento de Izquierda Revolucionaria – MIR

17 dicembre 2019

Fonte

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