Secondo fonti non ufficiali sarebbe salito a nove morti il bilancio provvisorio del raid missilistico israeliano che ha colpito due giorni fa un aeroporto nei pressi di Homs, in Siria. Un bilancio diverso è quello fornito dall’agenzia di stampa governativa siriana “Sana”, la quale ha confermato che “il nemico israeliano ha lanciato missili intorno alle ore 23:34 nell’area di Palmira, provocando la morte di un militare e il ferimento di altri tre”. Secondo la fonte, la difesa antiaerea siriana ha risposto all’attacco abbattendo “la maggior parte” dei missili israeliani. Le autorità militari israeliane, come di consueto, non hanno confermato né commentato la notizia. Lo scorso 9 ottobre, un altro attacco missilistico israeliano sulla stessa base aerea aveva ucciso due persone.
All’inizio del mese, le difese aeree siriane sono riuscite a distruggere 21 dei 24 missili guidati lanciati da quattro bombardieri tattici F-15 dell’aeronautica israeliana contro obiettivi in Siria dallo spazio aereo libanese.
Dall’inizio della guerra in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei sul territorio siriano, prendendo di mira postazioni dell’esercito siriano e miliziani del movimento Hezbollah libanese.
Fonti dell’intelligence occidentale hanno affermato che gli attacchi israeliani contro la Siria si sono intensificati dallo scorso anno e fanno parte di una guerra ombra approvata dagli Stati Uniti.
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