Sta per concludersi, al termine di questa giornata, lo sciopero di 48 ore che USB Porto ha proclamato con la richiesta di tamponi gratuiti per i lavoratori. Dopo un primo passaggio e presidio davanti all’Autorità Portuale il 14 ottobre, dove è stata lanciata la vertenza la settimana scorsa, i due giorni di sciopero con presidi davanti ai varchi e a Caricamento hanno permesso di segnare molti passi in avanti. La lotta comunque non si conclude, nei prossimi giorni USB vigilerà sugli accordi raggiunti per capire l’effettiva fruibilità della possibilità di effettuare gratis i tamponi. Segnaliamo comunque che, in virtù della determinazione dei lavoratori, ponendo il problema in termini reali e non immaginari, si sono ottenuti grandi risultati. Il green pass continua ad essere una norma truffaldina e pericolosa per chi lavora, ci sarà da lavorare per ottenere gli stessi risultati su tutti i luoghi di lavoro. Per il momento la lotta di USB a Genova ha indicato la strada. Di seguito il comunicato di USB Porto di Genova.
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Sciopero Porto di Genova, esito incontro con l'Autorità Portuale
A seguito del presidio indetto per questa mattina di fronte alla sede della AdSP e da quanto stabilito ieri in sede prefettizia, USB ha incontrato l’Autorità Portuale.
Nell’incontro l’Autorità Portuale ci ha riferito quanto comunicato al prefetto in merito ai problemi oggetto della piattaforma di sciopero ed in particolare:
- tutti i lavoratori dipendenti dei terminal hanno la possibilità di accedere, con l’intero costo a carico delle aziende e dunque gratuitamente, al tampone rapido negli HUB e nelle strutture convenzionate;
- gli Hub gestiti dall’associazione dell’autotrasporto hanno dato la disponibilità a estendere il servizio di somministrazione dei tamponi alle aziende che ne facciano richiesta e che risultino a vario titolo in ambito portuale;
- in merito alle criticità evidenziate ai terminal PSA sui tempi degli esiti del tampone viene riferito l’impegno dell’azienda a intervenire sul fornitore per ridurre tempi;
- inoltre il servizio offerto è esteso ad altri due punti convenzionati uno dei quali nei pressi del varco di San Benigno di Sampierdarena.
Resta invece aperta la questione dell’accesso gratuito dei lavoratori della CULMV oggi fruibile solo a costi calmierati. Sul punto anche in considerazione del fatto che la CULMV ospita un centro vaccinale abbiamo chiesto un coinvolgimento delle istituzioni, al fine di garantire ai lavoratori della CULMV le medesime condizioni dei dipendenti dei terminal.
L’Autoriotà Portuale si è impegnata ad una risposta dopo ulteriori verifiche.
A fronte della situzione in essere al 14 ottobre quando le aziende che concedevano ai propri dipendenti il test rapido erano tre, riteniamo comunque si sia raggiunto un primo risultato utile a garantire reddito e lavoro a dimostrazione che la lotta può condurre a risultati positivi.
È necessario ora verificare la concreta applicazione di quanto comunicato dall’Autorità Portuale e la garazia che queste misure siano mantenute fino alla scadenza del decreto legge 127/21, temi che porteremo all’incontro che verrà convocato in Prefettura la prossima settimana.
Rimane indispensabile verificare altresì l’applicazione di tutte le altre misure di sicurezza finalizzate alla prevenzione del contagio Covid-19 e invitiamo pertanto tutti i lavoratori a segnalare tempestivamente ai delegati USB, agli RLS aziendali e di sito ogni violazione.
Siamo consapevoli che sotto il profilo della sicurezza resta comunque ancora molto da fare, considerato che il green pass è uno strumento assolutamente inadeguato per il mondo del lavoro e ribadiamo l’impegno a combattere ogni forma di discriminazione e divisione del mondo del lavoro.
USB Porto
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