Sull’aumento degli arrivi dei migranti in Italia via mare nel primo quadrimestre 2023 si registra il sorpasso della Tunisia sulla Libia come paese di partenza.
Almeno 24.383 persone sono arrivate sulle coste italiane dalle spiagge tunisine da inizio anno fino al 2 maggio. A questi numeri vanno aggiunti i 19.719 migranti intercettati dalle autorità tunisine al 30 aprile, secondo i dati pubblicati dal Forum tunisino per i diritti economici e sociali. Secondo l’organizzazione non governativa, inoltre, almeno 498 persone sono morte o risultano disperse lungo la rotta tunisina, di cui 371 nel solo mese di aprile.
La Libia adesso viene al secondo posto come punto di partenza con 16.637 migranti sbarcati al 2 maggio. L’Organizzazione Internazionale Migrazioni ha fatto sapere che dall’inizio del 2023 sono stati intercettati 4.819 migranti dalle autorità libiche. Complessivamente dalla Libia sono arrivati in Italia o sono stati riportati nel Paese nordafricano oltre 21 mila persone dal gennaio 2023. Più della metà dei nuovi arrivi, circa 10 mila, è partito dalla Cirenaica, la regione orientale della Libia dominata dal generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico in conflitto con il governo di Tripoli.
Haftar oggi è in visita in Italia dove dovrebbe incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
I numeri forniti dal ministero dell’Interno italiano e visionati da Agenzia Nova, evidenziano poi un calo della rotta turca dopo la tragedia di Cutro, con 987 arrivi al 2 maggio rispetto ai 1.939 dello stesso periodo del 2022, un dato ancora in linea con i 16.115 sbarchi complessivi dei migranti partiti dalla Turchia lo scorso anno. Resta invece marginale la rotta che dall’Algeria ha portato in Italia almeno 199 migranti irregolari, in aumento rispetto alle 81 persone arrivate in Sardegna nello stesso periodo del 2022, a fronte di 1.389 arrivi del 2022.
Sui paesi di provenienza dei migranti che sbarcano in Italia, quelli dell’Africa subsahariana hanno ampiamente soppiantato i nordafricani nei primi mesi del 2023. Al primo posto per i migranti sbarcati in Italia al 2 maggio 2023 c’è infatti la Costa d’Avorio con 6.226 arrivi, mentre nello stesso periodo del 2022 c’era l’Egitto con circa 2.000 sbarchi dalla rotta libica, in particolare quella “orientale” che dalle coste della Cirenaica punta alla Sicilia.
Segue poi un altro Paese dell’Africa occidentale, la Guinea, con 4.868 arrivi al 2 maggio 2023, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso c’era il Bangladesh con oltre 1.500 sbarchi. I cittadini dell’Egitto risultano oggi al terzo posto degli sbarchi irregolari in Italia, con 4.418 arrivi via mare, mentre lo scorso anno erano i tunisini (più di 1.200) a occupare il gradino più basso del podio. Da segnalare poi l’arrivo di 3.181 cittadini del Bangladesh che hanno molto probabilmente percorso la rotta libica orientale per poi sbarcare in Italia. I numeri dei migranti tunisini arrivati finora in Italia è più che raddoppiato nell’arco di un anno, con 2.987 sbarchi registrati al 2 maggio. Ma attenzione a non fare confusione: dalla Tunisia partono soprattutto africani, meno di uno su dieci è di nazionalità tunisina.
L’Oim ha fatto sapere che dall’inizio del 2023 sono stati intercettati 4.819 migranti dalle autorità libiche: complessivamente, quindi, dalla Libia sono arrivati in Italia o sono stati riportati nel Paese nordafricano oltre 21 mila persone dal gennaio 2023. Secondo Di Giacomo, i morti e i dispersi in mare da inizio anno sommando tutte le rotte (libiche e tunisine) del Mediterraneo centrale sono complessivamente 824. “Ma i morti potrebbero essere molti di più perché ci sono tantissimi naufragi fantasma”, commenta il portavoce di Oim.
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