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06/05/2023

Rinuncia e complicità, cioè Landini

“Non è detto che lo sciopero generale risolva ... il governo ha i numeri per durare cinque anni”. Queste parole opportuniste e rinunciatarie di Landini rendono ancora più vergognoso il confronto tra noi e la Francia.

Con questi dirigenti sindacali Giorgia Meloni può aspirare a governare non per cinque anni, ma per un ventennio.

È chiaro oramai che la pratica concreta di CGILCISLUIL e dei suoi dirigenti, per le lavoratrici ed i lavoratori non è la soluzione, ma parte del problema.

Se si vuole risalire la china dallo sfruttamento schiavista dove è precipitato il lavoro negli ultimi trent’anni, bisogna avere la consapevolezza che questo disastro sociale è avvenuto con la passività e la complicità dei gruppi dirigenti di CGILCISLUIL.

Le lotte sempre più necessarie non potranno che partire senza e contro questi dirigenti, la loro burocrazia e le loro complicità.

*****

Eccolo qui Landini che fa finalmente coming-out sul suo orientamento sindacale. Ora i lavoratori sanno che – dopo aver perso diritti sul lavoro, alla salute, all’andare in pensione ad una età dignitosa e dopo aver visto firmare contratti di sfruttamento dalla paga oraria dichiarata incostituzionale – non è ancora il momento della sola protesta... perché ci vuole ben altro!

Questo non è più solo sindacalismo concertativo, questo va oltre e spiega come la macelleria sociale si sia consumata con la complicità di CGILCISLUIL.

Tentare di dissuadere dallo sciopero generale perché il governo Meloni ha i numeri per durare tutta la legislatura?!? Landini lo fa davvero.

Una supercazzola per spianare la strada a governi post-fascisti non solo per i prossimi 5 anni, ma per un ventennio. Un pretesto per spingere ad adottare un falso comportamento oppositivo in cui collusione e passività fanno la parte dei leoni.

Non sia mai che, come in Francia, i sindacati italiani portino la gente in piazza a manifestare il malcontento, dare concretezza alla propria infelicità.

Che non si turbino i sonni dei ricchi e potenti perché
“… Sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re,
fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam“.
E ci credo che i francesi maltrattano i ministri italiani a cominciare da Meloni – “scelta dagli amici di Le Pen“. Disprezzo puro e diretto, somministrato senza zucchero.

Ora i lavoratori lo capiranno che CGILCISLUIL sono uno dei problemi? Avranno consapevolezza che sono il nemico insieme ai poteri forti dell’economia e della finanza?

Lo sanno che se vorranno aprire una stagione di lotte per ridare dignità al lavoro e alla vita, quelle lotte dovranno farle anche contro questi “sindacalisti”?!?

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