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14/02/2024

Proteste sotto le sedi Rai. Basta complicità con Israele

Ieri un blitz di protesta alla Rai di viale Mazzini a Roma da parte degli studenti di Osa e Cambiare Rotta, oggi sono volate le manganellate alla manifestazione davanti alla sede Rai di Napoli organizzata, secondo quanto hanno detto i promotori, “contro l’atteggiamento di censura della Rai sul genocidio in corso a Gaza e sugli episodi legati alle dichiarazioni di Ghali al festival di Sanremo ed al comunicato di scuse a Israele fatto leggere a Mara Venier durante Domenica In”.

Ieri gli studenti sono stati fermati e denunciati dalla polizia intervenuta davanti alla Rai di Roma, oggi a Napoli sono volate le manganellate e ci sono stati dei feriti quando i manifestanti hanno provato ad affiggere uno striscione sulla sede Rai.

La censura e la vergognosa complicità di tutte le reti Rai con i crimini di guerra israeliani è diventata insopportabile ai più. Nei giorni scorsi dopo il servilismo dimostrato dai vertici Rai verso l’ambasciata israeliana in Italia e con gli attacchi al cantante Ghali per le sue dichiarazioni contro il genocidio dei palestinesi, un tam tam di indignazione aveva cominciato a circolare sulla rete e sui social.

Manifestazioni sotto la Rai, oltre che a Roma e Napoli, sono previste per oggi a Torino, Milano, Bari, Firenze, Cosenza.

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De Magistris: ero presente dinanzi alla sede Rai di Napoli.

Manganellate e sangue per chi ha chiesto giustizia e cessate il fuoco. “Stamattina ero davanti alla RAI di Napoli per protestare contro l’uso politico della televisione pubblica da parte dell’amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello Stato d’Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio“, lo scrive oggi sui social Luigi de Magistris.

“Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue. Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria“, conclude l’ex Sindaco di Napoli

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