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24/02/2024

Gran Bretagna - Lacerazioni nel Labour e imbrogli al Parlamento sulla mozione per il cessate il fuoco a Gaza

“Mercoledì è stato un giorno di vergogna per la Camera dei Comuni”. Poche potenze in tutto il mondo sono più importanti della Gran Bretagna nel sostenere l’attacco genocida di Israele contro i palestinesi di Gaza.

Eppure i parlamentari non sono riusciti nemmeno a organizzare un dibattito dignitoso e a votare un cessate il fuoco. Invece, la Camera dei Comuni è crollata in una farsa, segnata da tattiche dilatorie, imbrogli procedurali e colpi bassi.

La persona più responsabile di questo è Keir Starmer. (1)

Il presidente della Camera dei Comuni Lindsay Hoyle avrà domande a cui rispondere sul perché ha piegato le regole per consentire al Labour di divincolarsi dai guai delle proprie divisioni.

Ma è il leader laburista che ha fatto precipitare la crisi per ciniche ragioni di gestione del partito. Ha capovolto le procedure parlamentari per mantenere una finzione di coesione laburista.

In effetti, l’intero episodio è causato esclusivamente dall’abbraccio di Starmer all’attacco israeliano a Gaza, fino al punto di avallare palesi crimini di guerra israeliani.

Questo ha lacerato il Labour da cima a fondo. Ha scatenato la più grande ribellione contro la sua leadership quando la Camera dei Comuni ha votato sulla questione già nel novembre dello scorso anno.

Da allora, il movimento di massa di solidarietà con i palestinesi non ha fatto altro che crescere in dimensioni e rabbia. Quei parlamentari che hanno sostenuto la linea “no cessate il fuoco” di Starmer hanno paura dei loro elettori.

L’ultima cosa che Starmer voleva era un altro voto alla Camera dei Comuni, che probabilmente avrebbe portato a una scissione che avrebbe fatto impallidire quella di novembre.

Entrambi i dibattiti alla Camera dei Comuni su un cessate il fuoco a Gaza sono nati dall’iniziativa del Partito Nazionale Scozzese (SNP), il che va a suo merito (2).

Se il Partito Laburista volesse portare avanti la propria posizione, avrebbe ampie opportunità parlamentari per farlo, molto più dell’SNP. Eppure si è abbassato, intrappolato tra i sentimenti dell’elettorato e gli ordini di Washington.

Così, quando l’SNP ha messo ancora una volta in difficoltà i parlamentari usando uno dei suoi pochi spazi di dibattito per presentare una mozione che chiedeva un cessate il fuoco – la posizione della maggior parte del mondo, compresi tutti gli stati del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tranne gli Stati Uniti e la Gran Bretagna – Starmer è andato nel panico.

Riconoscendo la rabbia bollente nelle strade, ha presentato la sua posizione sotto forma di emendamento, tra cui la richiesta di un “immediato cessate il fuoco umanitario” edulcorato da distinguo e avvertimenti.

Questo di per sé è già una testimonianza dell’impatto del movimento per un cessate il fuoco e la giustizia per i palestinesi.

Tuttavia, le convenzioni della Camera dei Comuni (3) fanno sì che l’emendamento dei Laburisti (venendo da un altro partito dell’opposizione e non dal governo, ndr) non poteva essere votato, lasciando ai parlamentari la possibilità di sostenere la mozione più ferma dell’SNP o l’emendamento del governo, oppure di astenersi ancora una volta.

Poche persone sono interessate agli arcani della procedura della Camera dei Comuni: la sostanza dei fatti è che Starmer ha costretto lo Speaker della Camera Lindasy Hoyle a ribaltare la convenzione, contro il parere espresso dai suoi funzionari, e permettendo che l’emendamento del Labour fosse votato.

Note

(1) Attuale Segretario del Partito Laburista, filoisraeliano e responsabile del defenestramento dell’ex segretario Jeremy Corbyn dal partito

(2) Il Snp ha dichiarato di voler presentare alla Camera una mozione che chiedeva un “cessate il fuoco immediato” in Medio Oriente. La mozione dell’Snp “condanna qualsiasi attacco militare a quello che oggi è il più grande campo profughi del mondo” e “chiede inoltre l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi presi da Hamas e la fine della punizione collettiva del popolo palestinese”

(3) Quando viene presentata una mozione alla Camera dei Comuni, spetta allo speaker decidere se eventuali emendamenti alla stessa possono essere discussi e votati. La convenzione parlamentare britannica prescrive che se la mozione in questione è stata avanzata da un partito di opposizione, come in questo caso dal Snp, non può essere modificata da un altro partito di opposizione, come il Labour, ma solo dal governo in carica, vale a dire dai Conservatori. Nel dibattito, tuttavia, il presidente Hoyle ha infranto la tradizione parlamentare, consentendo ai laburisti di sottoporre al voto della Camera il loro emendamento, che è stato approvato al termine della seduta.

Fonte

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