Kim Jong-il, il 'Caro Leader' della Corea del Nord, è morto a 67 anni dopo aver governato per diciassette anni un Paese tra i più isolati al mondo. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa ufficiale 'Kcna', secondo cui Kim "è stato colpito da un grave infarto miocardico unito
a un ictus" alle 8,30 del mattino di sabato ora locale, quando in
Italia era passata da mezz'ora la mezzanotte del venerdìs. Un'autopsia
eseguita ieri ha confermato le cause del decesso, avvenuto mentre Kim si
trovava in treno per una delle sue misteriose visite in giro per lo
Stato asiatico. Il despota nord-coreano era stato colto nell'agosto 2008
da un attacco cardiaco, che lo aveva lasciato con serie difficoltà di
movimento nel braccio e nella gamba sinistri. Gli succederà il terzogenito Kim Jong-un,
dall'anno scorso promosso generale e asceso ai vertici del Partito
Comunista, pur non essendo praticamente mai comparso nella vita
pubblica. Sarà lui a presiedere la commissione incaricata di allestire i
solenni funerali di Stato, che si terranno il 28 dicembre prossimo a
Pyongyang e ai quali, ha puntualizzato la stessa 'Kcna', non sara'
invitata alcuna delegazione straniera, in armonia con le rigidissime
consuetudini del regime. Il lutto nazionale è stato proclamato
retroattivamente dal 17 dicembre al 29 del mese.
Fonte.
Del caro leader m'importa sega, il cordoglio preferisco portarlo alla popolazione della Corea del Nord sulle cui condizioni è superfluo ogni commento.
Il pensiero va, però, anche ai probabili riassetti geopolitici che l'area potrà subire a seguito di questo avvicendamento che scommetto riscalderà non poco le acque locali (Stati Uniti e Giappone pare siano già in stato di allerta per il fatto).
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