31/12/2011
Cosa resterà di questo 2011?
Oggi più che in ogni altra occasione, il pezzo di Raf assume inaspettato spessore perché una grossa fetta dei casini di questi 12 mesi affondano le proprie radici negli anni '80.
All'alba del 2012 ci resta l'abnorme debito pubblico esploso nel 2011 (chissà perché proprio ora) e nato negli anni '80 di Craxi; ci resta un Medio Oriente in fiamme come non lo sì ricordava dai tempi dell'operazione Pace in Galilea e del conflitto tra Iran e Iraq; ci resta la Libia decapitata del proprio Rais come sognavano gli Stati Uniti all'indomani dell'operazione Eldorado Canyon, ma soprattutto ci resta lo strapotere di quella finanza nata ed esaltata nel decennio d'oro di Wall Street, che in 30 anni ha demolito le conquiste sociali maturate nei 30 anni precedenti.
A sto punto mi viene da dire che degli anni '80 c'è rimasto pure troppo e guarda caso, solo il peggio, per questo saluterei con favore un 2012 più o meno aderente al cambiamento "catastrofico" descritto nelle profezie Maya. Ne abbiamo bisogno, la vita in questo mondo è diventata troppo penosa per essere (ancora) sopportata.
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