Da quando è iniziata la primavera araba fa un freddo cane nel
Mediterraneo. In Libia, dopo il vento di rinnovamento portato dai
bombardieri Nato, un ministro di Gheddafi ha sostituito Gheddafi. E' il
segno dell'alternanza democratica. I massacri continuano nel Paese, ma
non fanno più notizia ora che il petrolio è stato messo al sicuro. In
Egitto Il dittatore Mubarak è stato sostituito dalle più democratiche
Forze Armate. Il loro dialogo con i cittadini continua senza sosta al
Cairo, morto dopo morto. Nell'Iraq pacificato dagli americani sono
subito esplose bombe di giubilo. Della Tunisia si sono perse le tracce
insieme a qualche decina di migliaia di fuoriusciti. La Siria è in pole
position per i prossimi Tomahawk. Ma che freddo fa... Ma che freddo
fa...
Fonte.
Belìn quanto ha ragione.
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